Avrete notato i prezzi
degli ortaggi. La situazione non è tanto migliorata rispetto alle
settimane scorse. Avrete anche notato che si avvicina San Valentino,
la festa degli innamorati, che in tv e sui social imperversa tra
consigli per i regali e divagazioni tra il faceto e il grottesco.
Beh, che si stia avvicinando San Valentino lo si nota anche nei
mercati, sapete? Avete notato anche che sono apparse le mitiche,
vagamente rosa, perfette mele con il bollino a marchio Pink Lady? Ma
che fanno? Sono raccolte a febbraio? Maturano d’inverno? Neanche
per sogno, anche qui il commercio trionfa sulla natura delle cose.
Le mele della «signora
rosa» sono un marchio registrato, appartenente alla cosiddetta
categoria delle «mele club» - di cui abbiamo molto parlato in
passato - quelle di una varietà selezionata, poi brevettata, poi
marchiata, poi venduta agli agricoltori con tutto il pacchetto per
coltivarle: si parte con l’albero, assieme alle istruzioni, ma ci
sono anche fertilizzanti giusti, cure e disinfestanti. Tutto
compreso, tutto venduto a un prezzo per prometterne uno prestabilito
per le mele al momento della raccolta. A molti - anche contadini -
per ora conviene, ma chissà in futuro se questa scarsa libertà di
scelta gioverà all’agricoltura italiana.
Le Pink Lady «escono» a
San Valentino perché ai commercianti sembra il momento ideale. Le
signore rosa vengono raccolte, come le altre mele, entro ottobre e
poi stazionano nei magazzini ad atmosfera condizionata (niente di non
salutare, intendiamoci) per essere commercializzate al momento più
conveniente. Le Pink Lady devono avere un che di romantico, chissà.
E pensano che siamo tutti più romantici a metà febbraio. Mah,
intanto ditelo a chi è alle prese con un virus influenzale tra i più
fastidiosi e che per riprendersi un po’ ha bisogno di spremute di
ottime arance siciliane non trattate, con i cui resti - le scorze -
può preparare un pensiero per il proprio amore: fatele bollire
cinque volte e buttate sempre via l’acqua. Poi in una casseruola
con la stessa quantità di acqua e zucchero fatele ribollire finché
lo sciroppo non le candirà. Mettete a riposo e immergetele nel
cioccolato, sciolto a bagnomaria. Che consolazione!
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