O. Henry |
Titolo di un racconto di
O. Henry (Memorie di un cane giallo e altri racconti, Milano,
Adelphi, 1980) in cui si narra di un «certo imbroglietto
matrimoniale» escogitato dai due protagonisti, confidando sulla
dabbenaggine della gente.
Il piano consiste nello
spillare soldi alle «tante persone indigenti, ma di gran cuore» che
si affrettano a rispondere al seguente annuncio:
Vedova affascinante, bella, amante casa, anni trentadue, proprietaria dollari duemila in contanti e terre di valore risposerebbesi. Preferirebbe povero ma di disposizioni affettuose, essendo convinta che le virtù più solide allignano nelle persone più umili. Età, aspetto sgraziato, non costituiscono ostacolo, purché sia un uomo fedele, leale, competente nell’amministrazione e capace di investire denaro con giudizio. Rispondere dettagliatamente a Solitaria, presso Peters &Tucker, Cairo, III.
Trovata una vedova
compiacente e raggranellati i duemila dollari da esibire in un
libretto di banca, i due eseguono il loro furfante disegno facendo
pubblicare l’annuncio su giornali di grande tiratura. In poco tempo
sono sommersi da migliaia di lettere. A ogni richiedente la mano
della vedova essi rispondono informandolo che la donna è stata
profondamente impressionata dalla loro lettera «leale e
interessante»; invitano poi il pretendente a scrivere di nuovo
aggiungendo questa volta una fotografia e due dollari. Cosi, dopo
solo tre mesi, riescono a mettere insieme un po’ più di cinquemila
dollari.
In ForseQueneau –
Dizionario delle scienze anomale di
Paolo Albani e Paolo della Bella, Zanichelli,1999
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