14.9.11

Mao Tse Tung: "Vi racconto una favola".

Il brano che segue è tratto da un discorso di Mao Tse Tung al settimo congresso del Partito comunista cinese, in un momento di gravi difficoltà. Ma era quelle difficoltà erano - per alcuni aspetti - acqua fresca rispetto a quelle che, senza neppure un partito che li organizzi, i rivoluzionari devono affrontare ai nostri giorni. Le montagne che si parano davanti sembrano oggi insormontabili. Credo perciò che ci possa molto giovare l’ottimismo della volontà che questa antica favola, magnificamente narrata, vuole trasmettere. (S.L.L.)

Dobbiamo anche risvegliare la coscienza politica delle larghe masse popolari di tutto il paese perché di buon grado combattano insieme con noi per riportare la vittoria. Occorre infondere in tutto il popolo la certezza che la Cina appartiene al popolo cinese, non ai reazionari.
Un’antica favola cinese, intitolata Come Yu Kung rimosse le montagne, racconta di un vecchio che viveva tanto, tanto tempo fa nella Cina settentrionale ed era conosciuto come il “vecchio matto delle montagne del nord”. La sua casa guardava a sud, ma davanti alla porta due grandi montagne, Taihang e Wangwu, sbarravano la strada. Yu Kung decise di spianare, con l’aiuto dei figli, le due montagne a colpi di zappa. Un altro vecchio, conosciuto come il “vecchio saggio”, quando li vide all’opera scoppiò in una risata e disse: “Che sciocchezza state facendo! Non potrete mai, da soli, spianare due montagne così grandi”. Yu Kung rispose: “Io morirò, ma resteranno i miei figli; moriranno i miei figli, ma resteranno i nipoti e così le generazioni si susseguiranno all’infinito. Le montagne sono alte, ma non possono diventare ancora più alte; a ogni colpo di zappa, esse diverranno più basse. Perché non potremmo spianarle?”. Dopo aver così ribattuto l’opinione sbagliata del vecchio saggio, Yu Kung continuò il suo lavoro un giorno dopo l’altro, irremovibile nella sua convinzione. Ciò impietosì il Cielo, il quale inviò sulla terra due angeli che portarono via le montagne sulle spalle.
Oggi due grandi montagne opprimono con tutto il loro peso il popolo cinese: una è l’imperialismo, l’altra il feudalesimo. Il Partito comunista cinese ha deciso già da lungo tempo di spianare queste due montagne. Dobbiamo essere perseveranti e lavorare senza tregua e noi pure commuoveremo il Cielo. Questo Cielo non è altro che il popolo di tutta la Cina. Se esso si solleverà per spianare con noi le montagne, perché non potremmo riuscirci?”.

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