Leggo su fb le prese di posizione di amici e compagni che sottolineano come la prescrizione non siano assoluzioni e arrivano a dichiarare che l'innocente non chiede la prescrizione e chi lo fa è colpevole fino a prova contraria. M'accorgo come i casi di Berlusconi giustifichino siffatti pronunciamenti, ma non li condivido. 
Un innocente tenuto sotto processo per anni e anni suo malgrado ha tutto il diritto a chiedere e ottenere la prescrizione da uno Stato che lo ha imputato ingiustamente e gli richiede un sovrappiù di sofferenza con nuove udienze, sentenze, parcelle di avvocati eccetera. 
Di questi innocenti ce ne sono: la giustizia italiana è veloce solo per immigrati, drogati, piccoli spacciatori e ladruncoli, ma è lentissima per tutti gli altri, compresi gli innocenti. 
Diversa la situazione di chi ha cercato e ottenuto di rallentare e prolungare i processi per giungere alla prescrizione con i cavilli, i pretesti e perfino le leggi ad personam. 
Occorre un meccanismo che distingua il primo caso dal secondo. 
Per quanto mi riguarda solo a chi aspira a cariche pubbliche (o le occupa già) chiederei assoluzioni piuttosto che prescrizioni, ma offrirei anche strumenti per velocizzare i processi. Un cittadino che voglia candidarsi deve avere la possibilità di essere giudicato rapidamente. Si facciano per i politici le direttissime e non per gl'immigrati o gli accusati di piccoli reati.

 
 
Nessun commento:
Posta un commento