15.2.12

Pio XII e gli Angeli (di don Marcello Stanzione)

Il prete Marcello Stanzione che, come tanti altri preti si fa chiamare don ed è recente autore di un libretto di “preghiere di guarigione psicofisica”, qualche tempo fa, sul sito cattolico tradizionalista “Pontifex Roma”, ha “postato” un articolo su Pio XII. In esso si fa il punto sul vigore del culto verso gli Angeli di papa Pacelli. Ne riprendo qualche passaggio di probabile interesse. (S.L.L.)
Papa Pio XII morente
Il  Papa Pio XII  parlò spesso della missione degli Angeli nella vita della Chiesa. Il Pastor Angelicus, come era chiamato, era particolarmente devoto dell'Arcangelo Michele che, nel 1949, costituì Patrono e Protettore dei radiologi e radioterapeuti e anche celeste Patrono di tutta l'amministrazione italiana della Pubblica sicurezza, in quanto l'Arcangelo guerriero è dotato di divina fortezza contro le potestà delle tenebre.
Nell'anno santo del 1950 Papa Pacelli, con l'enciclica Humani generis ribadì la dottrina tradizionale sugli Angeli, deplorando che alcuni arrivino a mettere in discussione il loro essere creaturale personale, riducendoli a figure mitiche e vaporose. I1 3 ottobre 1959, il Papa rivolse una meravigliosa allocuzione a un folto gruppo di cattolici americani, nella quale, dopo aver ricordato le bellezze della realtà visibile, passò a quelle invisibili, popolate dagli Angeli. "Essi erano nelle città che avete visitato... erano i vostri compagni di viaggio".
Poiché talvolta si limita il compito degli Spiriti celesti a un ministero di difesa sul piano fisico, il Papa ricorda che gli Angeli hanno cura anche della nostra santificazione, essi sono maestri di ascesi e di mistica. Pio XII in conclusione invitava quei pellegrini a mantenere una certa familiarità con gli Angeli, che si adoperano con costante sollecitudine per la salvezza umana perché: “A Dio piacendo passerete un'eternità di gioia con gli Angeli: imparate fin da ora a conoscerli”.
Papa Pio XII il 15 gennaio 1941 proclamò San Michele Arcangelo patrono e protettore dei radiologi e radioterapeuti. Questi lavorano nei loro rispettivi campi contro pericoli per la salute del proprio corpo e hanno bisogno del patronato degli Angeli che possano proteggerli e assisterli nell’aiutare il malato. Di conseguenza San Michele fu costituito e dichiarato loro patrono e gli fu affidato un ruolo specifico e molto speciale per aiutare i malati e prevenire le malattie.
Il nome di Michele, “Quis ut Deus?”, secondo Pio XII, esprime e significa “Forza di Dio”, ed è soprattutto per questa ragione che il sommo Pontefice dichiarò l’Arcangelo Michele Patrono dell’ordine e della sicurezza pubblica in tutta l’Italia. “Non c’è nessuno che appare più capace e più idoneo a preservare la sicurezza pubblica di quel Principe celeste dell’armata angelica, come ad esempio, l’Arcangelo Michele, poiché egli possiede la forza contro i poteri dell’oscurità” egli disse…
Il papa Pio XII durante l’udienza del 3 ottobre 1958 ad un gruppo di pellegrini americani tenne una memorabile catechesi sul ministero degli angeli custodi. Papa Pacelli ricordò loro che è  dopo un lungo periplo che voi siete venuti a Roma, madre amante delle vostre anime. Voi avete attraversato l’Oceano ed il Mediterraneo, visitando le città ed i santuari ricchi di santi ricordi, avete già visto molte cose di questo mondo. Ed il vostro viaggio non è ancora terminato… Ieri, la Chiesa ha celebrato la festa dei Santi Angeli. Essi sono gli abitanti di questo mondo invisibile che vi circonda. Essi erano nelle città che voi avete visitate come i custodi della Provvidenza di Dio; essi sono stati i compagni del vostro viaggio. Cristo non ha detto dei bambini che furono sempre così cari al suo cuore puro ed amante : “I loro Angeli nei cieli vedono incessantemente il volto del Padre mio che è nei cieli ?”. E quando i bambini diventano adulti, i loro Angeli li abbandonano ? Certo che no…  

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