Lady Chatterley's Lover (L’amante di lady Chatterley) di David Herbert Lawrence fu pubblicato per la prima volta nel 1930 a Firenze (in inglese), ma venne subito proibito in gran parte d’Europa e soprattutto in Gran Bretagna. Il libro veniva letto come esaltazione del sesso e giustificazione dell’adulterio: in Inghilterra faceva scalpore anche la mescolanza tra le classi sociali, inaudita. In Inghilterra ottenne il permesso di pubblicazione solo nel 1960 dopo un processo che si trasformò in una sorta di seminario critico. Vi parteciparono infatti, in qualità di testimoni, alcuni grandi nomi della letteratura inglese, da Forster a Helen Gardner a Rebecca West, alternandosi con reverendi vescovi, specialisti di teologia e di morale, sociologi, pedagogisti. Remo Cesarani, che rilegge gli atti del processo in un suo articolo su “il manifesto” di martedì 30 agosto 1988 (ultimo della serie Processo ai processi), così commenta le testimonianze di tutta quella bella gente: “Quel che colpisce è la straordinaria arretratezza delle posizioni letterarie, ideologiche e morali di tutti gli intervenuti… Nessuno si schiera a favore della libertà sessuale, tutti sono contrari all’adulterio, alla promiscuità, alla pornografia… Nessuno ricorda con quanta rabbia disperata con quanto amore-odio per il suo paese Lawrence abbia scritto quel libro. Nessuno protesta veramente quando l’avvocato dell’accusa cerca di presentare Lawrence come un traditore dei valori della famiglia e della patria e come egli stesso colpevole di adulterio – per di più con una donna straniera – e protagonista di scandalo”. Da quella bella pagina del “quotidiano comunista” riprendo come appendice un brano dalla requisitoria d’accusa e alcune delle testimonianze di intellettuali e scrittori a discarico.
Cesarani si interroga su come avrebbe reagito lo scrittore, se fosse stato presente alla propria “riabilitazione"; conclude: “Si sarebbe, ancora una volta, trovato spaventosamente solo: arrabbiato contro i suoi difensori del momento, così assennati, così benpensanti…”. Aggiunge che avrebbe provato orrore alla visione dei suoi “seguaci e autoproclamati discepoli” e al pensiero delle loro “piccole, mediocri, insopportabili storie di tante Lady Chatterly e dei tanti loro amanti”. (S.L.L.)
La prima edizione inglese integrale e non purgata de L'amante di Lady Chatterley |
L’accusa
Il procuratore Griffith-Jones
- Ma veniamo, membri della giuria, al libro. Il libro — se posso riassumerlo quasi con una sola parola — racconta di Lady Chatterley. Questa è una giovane signora, il cui marito è tornato ferito dalla prima guerra mondiale. Si erano sposati all'inizio della guerra; lui torna a casa ferito, colpito da paralisi dalla cintola in giù e quindi incapace di avere rapporti sessuali. Membri della giuria, altri potranno darsi interpretazioni diverse, io vi invito a dire, onestanente, che in questo libro viene descritta ma donna che, privata del sesso da parte del marito, soddisfa i propri desideri sessuali — di lei ragazza affamata di sesso — soddisfa questa sua fame con un uomo eccezionalmente sensuale, e cioè con il guardiacaccia i suo marito. Ecco allora gli episodi dei rapporti sessuali. Ce ne sono, mi pare, tredici nel corso del libro. Potete vedere come essi siano descritti nei più minuti particolari, con l'eccezione forse del primo... Nulla è lasciato all'immaginazione…
Si comincia nel boudoir della signora, dentro la casa del marito, per poi spostarci sul pavimento di un capanno della foresta, con una coperta stesa per terra come giaciglio; assistiamo mentre lo fanno tra i cespugli, e non solo nel sottobosco, ma sotto una pioggia battente, tutt'e due completamente nudi e gocciolanti di pioggia. Li si vede nel cottage del guardiaccia, una prima volta la sera su un tappeto vanti al focolare, poi dobbiamo aspettare fino all'alba per vederli mentre lo fanno di nuovo a letto. E finalmente, o membri della giuria, spostiamo l'ambientazione a Bloomsbury e rivediamo la scena tutta quanta nella soffitta di una pensione di Bloomsbury. Qui sta l'unica variazione — nel luogo e nel tempo in cui è successo. L'accento è posto sempre sul piacere, sul soddisfacimento, sulla sensualità dell'episodio...
Il libro è pieno di dialoghi osceni. Persino la descrizione del padre della ragazza, un membro della Royal Academy, deve introdurre particolari sulle sue gambe e i suoi lombi, e, o membri della giuria, persino della vecchia infermiera che viene chiamata a prendersi cura del marito, il marito della protagonista, persino di lei, senza che ci sia nessuna necessità, nessun elemento importante per la trama, si deve raccontare che i suoi seni vengono accarezzati mentre si occupa del malato a letto. Membri della giuria, non solo questi episodi, ma anche certe parole tornano continuamente nel libro. Vi verrà detto che sono buone vecchie parole anglosassoni di quattro lettere, e non c'è dubbio che sia così. Queste parole non vengono di solito pronunciate in questa corte, ma siccome costituiscono l'argomento stesso dell'accusa, non possiamo, miei signori, evitarle. La parola fuck e fucking ricorre non meno di trenta volte, ma non garantisco di averle contate con esattezza. Cunt ricorre quattordici volte; balls tredici; shit e arse sei volte ciascuna; cock quattro volte, piss tre volte e così via.
I testimoni a discarico
Helen Gardner, professore a Oxford
Ritengo che questo libro sia assai notevole. Non penso che sia un romanzo perfettamente riuscito. Non lo porrei fra le cose migliori scritte da D. H. Lawrence, anche se penso che certe pagine hanno una notevole qualità e siano forse tra le cose migliori che egli abbia mai scritto. Ritengo che nessuna parola sia brutale o disgustosa di per sé. Può essere brutale o disgustosa se usata con significato brutale o disgustoso o in un contesto brutale e disgustoso. Le parole di quattro lettere, per il fatto stesso che sono usate spesso nel libro, perdono a mano a mano il carattere scioccante originario. Aggiungo che Lawrence è riuscito assai bene, nel contesto di questo libro, a redimere questa parola da ogni associazione bassa e volgare, a farci sentire che quella è l'unica parola che il personaggio del libro può usare. Se si cerca di trovarle un sostituto, non ci si riesce. Quando si giunge a leggere l'ultima pagina, con la lettera di Mallors, quella parola ha ormai assunto un significato assai profondo, è stata messa in rapporto con i processi della natura, è pienamente giustificata nel contesto del libro. Non voglio dire che Lawrence sia riuscito a purificare la parola nell'uso comune. Parlo del suo uso all'interno di questo libro.
John Robinson, vescovo di Woolwich
Il rapporto sessuale ha essenzialmente un carattere sacro. L'arcivescovo William Tempie una volta disse che i cristiani non scherzano quando parlano di sesso così come non scherzano quando parlano della santa comunione... Lawrence cercò di descrivere questo rapporto come qualcosa di veramente sacro, come, in un certo senso, un atto di santa comunione.
Joan Bennett, professore a Cambridge
Avvocato della difesa : — E ' stato detto che il sesso viene evocato in questo libro in ogni possibile momento, che la trama è poco più di un riempitivo. E' d'accordo con questo giudizio?
— Beh, intanto, non tratta solo del sesso. Lawrence, mi pare, si occupa anche di questioni sociali e alcune parti del libro riguardano le classi alte, le classi medie e la classe lavoratrice e i loro reciproci rapporti. In ogni caso non mi pare che «riempitivo» sia la parola giusta. Se l'accusa è che certe parti del libro sono scritte meno bene di altre, credo che l'accusa sia giusta.
Avvocato dell'accusa: — Lei non vorrà certo sostenere che questo libro esibisce un convinto sostegno del matrimonio...
—Beh, temo di dover ripetere che il libro dimostra che secondo Lawrence un matrimonio davanti alla legge può, in certe condizioni, come mi pare che la legge stessa preveda, essere rotto».
E. M. Forster, scrittore
Avvocato della difesa: - Lei ha letto L'amante di Lady Chatterley?
- Sì.
- Qual è il suo giudizio sui suoi meriti letterari?
- Direi che essi sono molto alti. Non è forse, posso aggiungere, il romanzo di Lawrence che ammiro di più. Questo sarebbe, credo, Figli e amanti.
- Lawrence è stato definito uno scrittore appartenente alla corrente puritana del nostro paese. Può commentare questo giudizio?
- Penso che la descrizione sia esatta, anche se capisco che all'inizio essa possa sembrare paradossale. Ma quando ho riflettuto su questo problema, mi è venuto di pensare al rapporto tra Lawrence e Bunyan. Tutt'e due furono dei predicatori. Tutt'e due cedettero profondamente a quanto predicavano. Direi, se posso parlare di antecedenti, e fare grossi nomi, che si può pensare Bunyan da una parte e a Blake dall'altra; anche Lawrence aveva un'opinione appassionata del mondo e di come dovrebbe essere, e di come invece non è.
Rebecca West, scrittrice
Avvocato della difesa: — Pensa che il messaggio di Lawrence sia meno valido al giorno d'oggi che negli anni Venti?
- No, penso che si anche più pertinente. Da allora c'è stata una guerra dovuta a ra gioni che Lawrence aveva profondamente temuto. Lawrence era una persona molto pratica e realistica e vide chiaramente che in tutti i paesi del mondo c'erano vaste popolazioni urbane che avevano perso il contatto con la vita reale, e che si potesse trascinarle in qualsiasi direzione...
- L'amante di Lady Chatterley è pieno di frasi di cui qualsiasi bambino potrebbe prendersi gioco, perché sono scritte male. Lawrence non aveva avuto un'educazione formale in famiglia. Aveva anche un grosso difetto, che spesso rovina i suoi libri. Non aveva assolutamente nessun senso del ridicolo. Molte pagine di questo libro sono, secondo me, ridicole, e ciononostante io sostengo che questo libro ha grossi meriti letterari.
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