Nel sito intitolato ad Anna Maria Ortese trovo, datato 2011 e senza firma, un breve commento sulla rapida beatificazione di Karol Wojtila, il polacco che fu papa cattolico fino al 2005, credo, con il nome di Giovanni Paolo II. Il giudizio su quell’odioso individuo m’è sembrato chiaro e argomentato, assolutamente condivisibile. Lo riporto qui assai volentieri. (S.L.L.)
Premessa: la Chiesa cattolica apostolica romana può beatificare e celebrare chi gli pare e piace, perfino due delinquenti fascisti come Stepinac e De Balaguer. Un giudizio storico … su Karol Wojtyla potrebbe essere questo, schematizzando: un populista, una star mediatica, uno showman. Un restauratore, conservatore, per certi versi reazionario. Repressore ed emarginatore di vescovi, teologi, religiosi non in linea con lui; ha sostenuto gruppi e movimenti conservatori come Opus Dei, Comunione e Liberazione, Legionari di Cristo (il fondatore Maciel era un notorio pedofilo, violentatore di bambini), i Neocatecumenali, etc. Ha coperto tutti gli scandali, dallo Ior di Marcinkus alla pedofilia. E' stato condiscendente nei confronti di governi e regimi militari violenti (l'immagine di Pinochet e di Giovanni Paolo II al balcone della Moneda di Santiago del Cile che benedicono la folla, nell'aprile 1987 è molto eloquente). Un restauratore, un reazionario, un feroce anticomunista, sordo ad ogni dialogo. Un tradizionalista intransigente, da dimenticare e archiviare in fretta.
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