Ricordo che, quand'ero
nella casa
della mia mamma, in mezzo
alla pianura,
avevo una finestra che
guardava
sui prati; in fondo,
l'argine boscoso
nascondeva il Ticino e,
ancor più in fondo,
c’era una striscia
scura di colline.
Io allora non avevo visto
il mare
che una sol volta, ma ne
conservavo
un'aspra nostalgia da
innamorata.
Verso sera fissavo
l’orizzonte;
socchiudevo un po’ gli
occhi; accarezzavo
i contorni e i colori tra
le ciglia:
e la striscia dei colli
si spianava,
tremula, azzurra: a me
pareva il mare
e mi piaceva più del
mare vero.
Milano, 24 aprile 1929
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