17.2.18

Canto rassegnato. Una poesia di Antonia Pozzi

ad A.M.C.
Vieni, mio dolce amico: sulla bianca
e soda strada noi seguiteremo
finché tutta la valle s’inazzurri.
Vieni: è tanto soave camminare
a te d’accanto, anche se tu non m’ami.
C’è tanto verde, intorno, tanto odore
di timo c’è, e sono così ariose,
nell’indorato cielo, le montagne:
è quasi come se anche tu mi amassi.
Arriveremo giù, fino a quel ponte
sorretto dallo scroscio del torrente:
là tu continuerai pel tuo cammino.
Io resterò sul greto, fra i cespugli,
dove l’acqua non giunge, fra le pietre
chiare, rotonde, immote, come dorsi
di una gregge accosciata. Col mio pianto
vitreo, pari a lente che non pecca,
io specchierò e raddoppierò le stelle.
Pasturo, 18 luglio 1929


da Tutte le opere, a cura di Alessandra Cenni, Garzanti 2009

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