13.2.18

Renzo Arbore: "Sergio Bruni e Roberto Murolo, due giganti"

Vorrei subito sfatare la diceria che fra i due potesse esserci una qualche forma di rivalità. Erano due giganti, in modo diverso, ovviamente. Murolo una sorta di Joao Gilberto partenopeo e Bruni con quel rigore estremo che gli veniva dai suoi studi filologici. Erano molto amici e con loro, come dicevo, ho passato alcune delle mie migliori serate napoletane. Frequentavamo Villa Patrizi a via Manzoni, ospiti di Giulio Patrizi che preparava un fantastico ragù il sabato e noi ci esibivamo con un gruppo che si chiamava ‘‘La nuova posteggia’’. C’erano due grandi chitarristi come Eduardo Caliendo e Albertino Continisio, e poi Maria e Massimo Murolo, sorella e fratello di Roberto che si dilettavano a recitare poesie. Io scrivevo anche alcune canzoncine un po’ demenziali come ‘‘Doje ova a primma matina’’, oppure cantavamo dei celebri gospel come ‘‘Jerico’’, in cui Roberto faceva il basso e Sergio, con la voce più acuta addirittura il soprano.

Intervista a Stefano De Stefano, "Corriere del Mezzogiorno", 6 Nov 2010

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