8.5.18

1958. Elezioni in Friuli Venezia Giulia. Le disavventure di Fanfani


“Il Piccolo” di Trieste del 30 aprile scorso riferisce queste piccanti note, a proposito di un comizio missino a Gorizia: “Mentre l'oratore stava leggendo dal suo palco brani di un discorso pronunciato il 5 maggio 1936 — data della conquista dell’impero — ed esaltante la vittoria ottenuta dal fascismo, il commissario di polizia, ravvisando gli estremi dell'apolonia medesimo, interrompeva l'oratore missino invitandolo a sospendere il comizio”. Ma l'oratore — continua “Il Piccolo” - “replicava che non erano sue le parole, ma di Amintore Fanfani, attuale segretario della Democrazia cristiana”. Inutile dire che il commissario è rimasto di stucco, si è scusato e l’oratore missino ha potuto concludere in bellezza il suo comizio elettorale. Ciò che non dice “Il Piccolo”, è che il commissario - tanto per non sbagliare - avrebbe dovuto denunciare per apologia di fascismo sia l'oratore missino sia l'on. Amintore Fanfani. E non avrebbe sbagliato.

“l'Unità”, 8 maggio 1958

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