Giovanni Pieraccini (Viareggio 1918 - 2017) |
Giovanni Pieraccini è stato uno di
quei socialisti, con Pietro Nenni e Riccardo Lombardi, che a cavallo
tra gli anni cinquanta e sessanta hanno lottato per riformare
l'Italia, utilizzando lo stesso periodo di boom economico di cui il
nostro paese allora godeva, per realizzare quelle riforme che
affrontassero gli antichi e nuovi squilibri, le vecchie e nuove tare
della società italiana.
Deputato di Firenze, (veniva chiamato
confidenzialmente Nanni), eletto ininterrottamente dal 1948 al 1968 e
poi senatore nel collegio della sua natia Viareggio, il suo periodo
politico più felice è stato quello di direttore de l'“Avanti!”.
Da quelle colonne sviluppava una quotidiana battaglia per un moderno
revisionismo socialista e per l'avvento della politica di
centro-sinistra in alleanza con i leader Dc di allora, Fanfani e
Moro. Sul piano della politica di governo, da ministro dei lavori
pubblici formulò un'incisiva proposta di riforma urbanistica che fu
poi bloccata dalla crisi del luglio 1964. Passò allora al bilancio e
alla programmazione, ed elaborò quel “Piano quinquennale” che fu
definito dallo stesso Fanfani “Libro dei Sogni”, ma che costituì
forse l'ultimo tentativo di affermare in Italia una politica
economica strutturale pluriennale.
Lasciata la politica attiva dopo
l'avvento di Bettino Craxi alla segreteria del Psi, e tornato nella
sua Viareggio volle donare al comune quella vasta collezione di arte
contemporanea che si era costituito negli anni, non cessando di
stimolare e consigliare all' accrescimento della GAMC, Galleria di
Arte Moderna e Contemporanea, cui dedicò le sue ultime energie
insieme al rapporto sviluppato con la Fondazione di studi storici
Turati.
Passavano gli anni, anzi i decenni, ma
Giovanni Pieraccini, non era un socialista pentito, anzi: vedeva nel
disordine e nelle disuguaglianze del mondo contemporaneo la necessità
di riprendere con vigore un approccio socialista ai problemi odierni.
Il mio primo ricordo risale
all'emozione che provai, quando sedicenne, nel 1962 ricevetti una sua
telefonata che mi preannunciava il suo intervento al congresso della
nostra Associazione di Studenti Medi “Nuova Resistenza”. Il mio
ultimo, è la commemorazione del settantesimo della Liberazione in
cui fummo oratori insieme allo Spazio Rosselli di Firenze nell'aprile
del 2015. Pieraccini parlò a braccio, senza un appunto.
Disse alla fine che quella era la sua
ultima manifestazione politica pubblica. Una conclusione coerente con
la sua milizia politica.
Dal sito del Circolo Rosselli di
Firenze
Nessun commento:
Posta un commento