27.5.18

Ecopascoli di periferia. Saranno le pecore a tosare l’erba nei parchi della capitale (Nicola Lillo)



Eccola la soluzione all’incuria e all’erba alta nelle ville e nei parchi di Roma: «Le pecore tosaerba». La Capitale chiede aiuto agli ovini, che scendono letteralmente in campo per mantenere bassa la vegetazione, ma - assicura il sindaco Virginia Raggi - «il metodo dell’ecopascolo» sarà utilizzato soltanto nelle periferie. Le pecore dunque non invaderanno il centro di Roma.
Ieri il Comune ha firmato il protocollo d’intesa con la Coldiretti per questa nuova soluzione, che vedrà impegnate 50 mila pecore in circa 20 aeree della città, dal Parco degli Acquedotti al Parco del Pineto, da Valle Aurelia alla zona di Tor Crescenza-Acqua Traversa. La soluzione non è del tutto nuova per la Capitale. Già duemila ovini sono infatti all’opera. Al Parco della Caffarella «convivono serenamente con i cittadini», spiega l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari. La convivenza a breve coinvolgerà quindi altri abitanti di Roma, ma non quelli del centro città che non vedranno le pecore pascolare nei parchi. E probabilmente, si deduce, saranno costretti a continuare a vedere l’erba alta in attesa di una soluzione alternativa del Campidoglio.
L’accordo, che è stato presentato ieri, riprende iniziative avviate anni fa in alcune altre città. La prima è stata Torino, con l’ex sindaco Sergio Chiamparino che ha introdotto in alcune aree verdi questa iniziativa. In Europa invece è Parigi che utilizza le pecore in zone delimitate. Il protocollo presentato per la Capitale va in sostanza in due direzioni. In primo luogo sono stati individuati venti parchi dove gli agricoltori potranno falciare l’erba con mezzi propri e darla poi agli animali. Dove invece l’erba è più bassa, questa la seconda opzione, ecco che l’esercito di pecore entra in campo. «Questo protocollo d’intesa - spiega il sindaco Raggi - vuole valorizzare la funzione agricola di questa città che ha 40 milioni di metri quadri di verde e circa il 40 per cento ha vocazione agricola». Inoltre, secondo Raggi, con l’utilizzo delle «pecore tosaerba restituiremo agli ovini un’area che gli è stata sottratta».
L’assessora Montanari ricorda che già in altre città europee, nella lista c’è anche Berlino, si utilizza l’ecopascolo e che pecore che brucano l’erba a Roma ci sono sempre state. Un esempio (forse poco azzeccato)? «Si vedono anche in dipinti del 1600», dice l’assessore. Per David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, «è una grande opportunità, riuscire a rientrare nel modello agricolo a Roma è una sfida e un’opportunità per tutti». Il motto è già pronto: «Sarà la festa della transumanza a Roma».

La Stampa venerdì 25 maggio 2018

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