dove stanno i vichinghi e gli aztechi,
e gli uomini e le donne di
Cro-Magnon?
dove stanno le vecchie e nuove
Atlantidi,
la Grande Porta e la Invincibile
Armata,
la Legge Salica e i Libri
Sibillini,
Pipino il Breve e Ivan il
Terribile?
tutto è finito, lì a pezzi e a
bocconi,
dentro le molli mascelle del
tempo:
qui, se a una cosa non ci pensa
una guerra,
un’altra guerra ci ha lì pronto
il rimedio:
dove stanno le Triplici e
Quadruplici,
la Belle Epoque e le Guardie di
Ferro?
dove stanno Tom Mix e Tom Pouce,
il Celeste Impero, gli Zeppelin,
il New Deal,
l’Orient Express, l’elettroshock,
il situazionismo,
il twist, l’O.A.S., i capelli
all’umberta?
tutto è finito, lì a pezzi e a
bocconi,
dentro la pancia piena della
storia:
qui, se a una cosa non ci pensa
una guerra,
un’altra guerra ci ha lì pronto
il rimedio:
oh, dove siete, guerre di porci e
di rose,
guerre di secessione e
successione?
oh, dove siete, guerre sante e
fredde,
guerre di trenta, guerre di cento
anni,
di sei giorni e di sette
settimane,
voi, grandi guerre lampo senza
fine?
finite siete, lì a pezzi e a
bocconi,
dentro il niente del niente di
ogni niente:
qui, se a una guerra non ci pensa
una pace,
un’altra pace ci ha lì pronta la
guerra:
principi, presidenti, eminenti
militesenti potenti,
erigenti esigenti monumenti
indecenti,
guerra alle guerre è una guerra
da andare,
lotta di classe è la guerra da
fare:
Da Ballate, Edizioni Tracce, Pescara, 2013 citato in Mario Lunetta, Tutto il mondo rotondo, in “Le Reti di
Dedalus”, rivista on line del Sindacato Nazionale Scrittori
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