Diventò ben presto un tormentone.
In verità quando si diceva "essere laici", s'intendeva "essere cinici". E non in riferimento alla nobile scuola filosofica di Aristippo e di Diogene, ma nel senso, volgare, banale e storicamente infondato, di "non credere in niente se non nel potere, nel denaro e nel potere del denaro".
Meglio si sarebbe detto: "essere opportunisti senza principi".
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