Perfino nell’establishment c’è chi pensa che le disuguaglianze negli USA (e
nell’universo mondo) stanno diventando insostenibili. Ma non risulta che ad
oggi le denunce – perfino quelle dettagliatissime provenienti da fonti
insospettabili, come questa che racconta Carlini - abbiano rallentato i
processi d’impoverimento della classe lavoratrice e di ampie fette di ceto
medio. (S.L.L.)
Bob Reich in una sua conferenza. Un'immagine da "Inequality for all". |
“Ho scritto tredici libri, sono
stato nello staff della Casa bianca, mi sono candidato... Questa è l'ultima
possibilità. Se non riesco a convincervi, rinuncio”.
Bob Reich, economista-guru di
Berkeley, già ministro del lavoro con Clinton e adesso consulente di Obama,
debutta sugli schermi, per spiegare all'America e al mondo intero che la
diseguaglianza ha raggiunto livelli inaccettabili e insostenibili. Inequality for all è il titolo del
docu-film di cui Reich è protagonista e ispiratore (il suo libro Aftershock, edito in Italia da Fazi, è
la base del plot).
“Chi si occupa dei lavoratori
americani? Nessuno!”, tuona dagli schermi il prof che fu 22mo segretario al
Lavoro; ripreso mentre gira gli Stati Uniti per portare il verbo: numeri e
numeri sulla diseguaglianza.
Quelli dei 400 americani che
detengono una ricchezza pari a metà di tutta la popolazione degli Stati Uniti,
quelli della classe media che non c'è più e della working class che recita davanti alla telecamera i suoi poveri
guadagni orari; quelli del salario minimo e della campagna per portarlo da 7,25
a 10,10 dollari all'ora.
Temi ostici, al massimo da
cineclub? Non proprio. Premiato al Sundance film festival, il docufilm sulla
diseguaglianza ha già fatto un pieno di prenotazioni nelle sale Usa;
inserendosi in un filone di successo, che proprio con la crisi economica vive
una nuova giovinezza (basti pensare a The
inside job, che ha portato all'Oscar la denuncia sulle cause del crac). E
che diventa, nelle intenzioni di un super-esperto abituato a consigliare i
potenti, un'arma di educazione di massa.
L’Espresso, 30 Settembre 2013
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