Un certo Tassinari
o un tizio che così dice di chiamarsi
ha piazzato un commento
sulla pagina di Zola
che ho messo in rete stamattina.
Usa un linguaggio
per nulla adeguato alla bisogna.
Per esempio, chiede "che cazzo
fai?",
mentre io, insegnante pensionato,
mentre io, insegnante pensionato,
idea non ho, foss'anche vaga,
su come fabbricar sessi
maschili.
Mi accusa di aver adoperato
una sua foto nick già
cancellata.
Che nicche e nacche,
io non ne so niente!
A quale titolo
questo signore poco signorile
questo signore poco signorile
rivendichi diritti in esclusiva
su una immagine che ha più di cent'anni
(Zola al suo tavolo, niente di speciale)
e che io ho ripreso dalla rete,
(Zola al suo tavolo, niente di speciale)
e che io ho ripreso dalla rete,
ov’era accessibile ad ognuno,
lo sa lui solo.
Quelli così bisogna assecondarli.
E dunque lo accontento,
senza difficoltà,
giacché l'immagine in questione
di cui si crede (a torto)
proprietario
è soltanto ornamento,
in un blog da cui nulla ricavo,
se non la gioia di comunicare,
vale a dire di mettere in
comune
quel po' che so e quello che trovo.
Il commento screanzato
l'ho tuttavia cassato.
Faccia uno sforzo per
rispettare il prossimo
ed anche la buona educazione,
o Tassinari o comunque si
chiami,
non dia del tu a chi non
conosce
e men che mai lo copra
di improperi insensati.
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