La morte della Vergine (1605 circa) è il quadro di Caravaggio più
importante che si possa trovare fuori d'Italia.
La sua storia è particolarmente
interessante. Fu dipinta dal Caravaggio alla fine del suo periodo romano,
contemporaneamente alla Deposizione dei Musei Vaticani, per la chiesa di Santa
Maria in Trastevere. Quando presentò il quadro, però questo fu rifiutato,
perché mostrava la Vergine "col ventre gonfio e con le gambe larghe".
La vide qualche tempo dopo Pietro
Paolo Rubens, che ne consigliò l'acquisto al duca Federico di Mantova. Più
tardi, come la Deposizione nel Sepolcro
del Tiziano, il quadro fu venduto a Carlo I d'Inghilterra, che aveva la più
bella collezione del tempo e lo ospitò nel palazzo reale di Hampton Court. In
Francia fu comprata nel 1661 per espressa volontà di Luigi XIV, che aveva
appena venticinque anni.
Il quadro è bellissimo, ma per me
è legato a un ricordo personale: quello del mio amico Roberto Longhi, il quale
ogni volta che passava da Parigi voleva vedere questo Caravaggio.
Postilla
La nota sul dipinto è
tratta da un supplemento del settimanale “L’Europeo” dedicato al Louvre. L’autore era al tempo ispettore generale dei Musei di Francia. L’anno, non indicato, dovrebbe essere il 1986. (S.L.L.)
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