Quello che segue è la prima parte
di un articolo su Londra occulta tratto
dal mensile “Tuttoturismo”, firmato da Marcella Lorenzetti-Guidi. Il ritaglio che
ho conservato non ha data ma certamente risale ai primi mesi del 1982. La
rivista a quel tempo era diretta da Tarquinio Majorino, un eccellente
giornalista molisano che si era fatto le ossa nel settimanale “Sorrisi e
canzoni” (editore Campi di Foligno), prima come redattore capo, poi come
direttore fino al 1967.
Con quel rotocalco
canzonettistico-televisivo era riuscito a raggiungere la tiratura di un milione
di copie prima di “Famiglia cristiana” e di “ABC”, toccando nel 1964 il record
di 1.522.000 esemplari stampati. Nel periodo eroico “Sorrisi” aveva avuto una
redazione di soli sette elementi e, per variare le firme, lo stesso direttore
usava diversi “nomi di penna”, tra cui quello di Marcella Lorenzetti-Guidi, con
cui firmava corrispondenze e interviste dall’America e dall’Inghilterra. E’ lo
stesso pseudonimo che usa in questo gustoso articolo ad uso turistico, pieno di
ironia e di dotti richiami. Evidentemente nel suo destino di direttore era
scritta la necessità di produrre di persona un certo numero di pagine. (S.L.L.)
La Torre di Londra , vigilata da "beefesters" in costume alla Tudor, è abitata dai fantasmi più importanti della storia d'Inghilterra |
In Gran Bretagna i fantasmi sono
una cosa seria. Secondo il più recente censimento (di 4 anni fa), in tutto il
Paese ne esistono oltre quindicimila (circa ottomila soltanto a Londra). È
stata compilata una lista anagrafica, con nome e cognome d'ognuno, fatti
precisi riguardo l'appartenenza al mondo delle ombre, località e orari delle
apparizioni.
Nel 1981 la «manifestazione» più
clamorosa si è avuta in settembre, in un quartiere periferico di Londra, dove
tutte le case sono di fresca costruzione. Dopo il tramonto d'una giornata
piovosa, nell'appartamento della famiglia Brown uno specchio crollò
d'improvviso, un piatto volò via dall'acquaio seguito da un paio di bicchieri e
da un vaso per fiori (vuoto). Il signor Harold Brown, di 36 anni, funzionario
d'una nota azienda, rincasò e ascoltò, perplesso, il racconto della moglie e
dei due figli. Appassionato di spiritismo, quella sera organizzò una seduta con
amici, in casa. Non accadde nulla. L'indomani volarono ancora, nel tinello,
piatti, tazze, bicchieri e una bottiglia di birra. Piena.
La sera della domenica
successiva, Harold riunì di nuovo gli amici per una «seduta». Niente. Però, durante
la notte, mentre i Brown dormivano, scoppiò un pandemonio. Catene e sbarre di
ferro battevano contro le pareti, un lampadario cadde, una statuetta di
porcellana (fasulla) si ruppe. I Brown abbandonarono di corsa la casa. Scotland
Yard mandò una pattuglia di bobbies (agenti), ma le indagini non approdarono ad
alcunché: nel rapporto finale, si prospettò la vaga ipotesi che
nell'appartamento si fosse installato uno sconosciuto folletto.
Ci sono grandi agenzie di viaggi
(come la « British Travel»), che due o tre volte la settimana organizzano «tour»
in pullman con itinerari studiati apposta per visitare i «rifugi dei fantasmi».
Tra quelli più frequentati si indicano la Torre di Londra, Hampton Court,
alcuni teatri londinesi, ospedali cittadini, il castello di Windsor, vari
famosi manieri medievali, certe antiche osterie e molte ville costruite sui
luoghi dove sorgevano conventi. Tra i fantasmi più assidui si contano regine,
leggendari guerrieri, castellane che tradivano il consorte un po' troppo
sfacciatamente e finivano murate vive, vergini insidiate che al disonore preferivano
togliersi la vita, vergini non insidiate che cercavano a tutti i costi il
disonore ma venivano smascherate, cortigiane lapidate, patrizi suppliziati,
monache e monaci dall'oscuro ménage.
La Torre Sanguinaria
Fra i primi ad apparire, ogni
anno, gli spettri di Lady Macbeth e della regina di Scozia, Maria Stuarda.
Questa, esce a notte fonda dal palazzo di Holyrood tenendo la propria testa,
mozza, tra le mani; le fa da cavaliere l'italiano Davide Rizzo, pugnalato da
sicari mentre (al tempo dei tempi) tentava di salvare Maria. I due (senza
testa) conversano amabilmente, si sentono ridere.
Seguono, poi, i fantasmi di
Kensington Palace, che fu la residenza reale, fino alla morte di re Giorgio II
nel 1760. Appunto Giorgio II è il fantasma principale del luogo: compare (non
quotidianamente) a mezzanotte, e corre a gambe levate lungo i corridoi,
inseguito dall'orda vociante dei nobili scozzesi, che «al tempo» gli si
ribellarono, e che lui fece trucidare.
La maggior parte dei fantasmi «importanti»
è riunita alla Torre di Londra. Questa è sorvegliata di giorno da una quarantina
di beefeaters, che indossano ancora
le pittoresche uniformi in stile Tudor, rosse, nere e dorate, con gorgiera,
calze lunghe e cilindro. Appena vien chiuso il cancello, il posto diventa
dominio delle «ombre»: addirittura migliaia, contando tutti coloro che furono «abbandonati»
nelle celle della Torre Bianca o della Torre Sanguinaria (la Torre di Londra in
realtà è un complesso di torri), che furono giustiziati dal 1078 fino alla
seconda guerra mondiale, quando le spie naziste venivano fucilate nel fossato lì
in giro. Appare spesso il malinconico re Enrico VI (quello che mandò al rogo
Giovanna d'Arco), che fa quattro passi e di botto caccia la spada nel fianco di
suo cugino Riccardo III (d'improvviso comparsogli accanto): è la vendetta del
re, perché Enrico, prigioniero nella Torre, fu ucciso a tradimento da Riccardo.
Alla vendetta di Enrico, assistono silenziosi, due adolescenti: Edoardo V e
Riccardo di York, figli di re Edoardo IV, che furono lasciati morire di fame
nella Torre per ordine di quel dannato Riccardo. Ora, in veste di fantasmi,
guardano con una punta di compiacimento la brutta fine del loro persecutore.
Ogni tanto, nella Torre passeggia
uno strano corteo. Avanti Enrico VIII, alto e massiccio, sempre incattivito;
dietro, due dame e due cavalieri, i quali camminano reggendo fra le mani la
propria testa mozzata. Sono: Anna Bolena (seconda moglie di re Enrico) e
Caterina Howard (la quinta), decapitate proprio lì, bollate dall'accusa di
adulterio e impudicizia; i cavalieri sono ex-primi ministri del re: Sir Thomas
More e Sir Thomas Cromwell, anch'essi decapitati. Il primo per essersi opposto
ai continui divorzi del re, l'altro per aver procurato al re una moglie brutta
(la tedesca Anna di Cléves), che il re discacciò appena la vide.
Hampton Court è un altro luogo
piuttosto animato dagli spettri. Castello costruito al principio del '500, era
una delle dimore predilette da Enrico VIII, perciò lui continua a comparirvi.
Passeggia solo, allegro, nei saloni e nei cortili. Anche qui sugli spalti
s'aggira Anna Bolena (seconda moglie) che, secondo l'umore, tiene la testa sul
collo oppure sottobraccio, e cammina in punta di piedi, come per sfuggire
l'attenzione del truce marito. Intanto, appare Lord Thomas Boleyn (padre di
Anna) che piange, si dispera, corre da una sala all'altra. Spesso, mentre corre,
inciampa in un tappeto e ruzzola al suolo, tra le sgangherate risate della
folla anonima di fantasmi che popolano il castello. Ciò si ripete dalla mezzanotte
alle tre del mattino: così, Lord Boleyn, stremato, non può far più apparizioni
per almeno tre settimane.
Il nero della viscontessa
Uno dei più straordinari fantasmi
si trova nell'Abbazia di Westminster: un monaco che percorre la navata
camminando, calmo, soffermandosi di tanto in tanto, a circa un metro dal
pavimento. Spettro gentile è Lady Luisa, viscontessa di Weymouth, sempre
seguita da due fantasmi silenziosi e assai distinti. Lady Luisa veste di veli
neri, essendo in lutto per l'amante, che fu ucciso (quasi due secoli addietro)
da suo marito (il quale pugnalò anche lei).
Fantasma piuttosto dispettoso è
«Alfredo». Va detto ch'è il primo e finora unico, fantasma «popolano ». Bazzica
in una casa della periferia londinese. Ha preso di mira l'alloggio dei coniugi
Dennis, non li lascia in pace: rompe piatti, fa sparire posate, rovescia
pentole, provoca rumori infernali, diffonde atmosfere di gelo o di calore
tropicale. Sul luogo si recò il vescovo di Aston, reverendo Mark Green, per
esorcizzare «Alfredo». La pace durò poche settimane, poi il fantasma riprese a
molestare i Dennis come prima.
Secondo gli studiosi, i fantasmi
hanno queste caratteristiche: 1) svaniscono nell'istante in cui una persona li
osserva; 2) compaiono solamente in locali chiusi; 3) sono assolutamente
incorporei e trasparenti; 4) magari possono esser visti da un solo individuo ma
non da parecchie persone insieme; 5) passano attraverso muri e oggetti; 6) non
lasciano dietro di loro nessuna traccia. Le precisazioni vengono dalla «Society
for Psychical Research», i cui esperti sono quanto mai severi nell'investigare
«sulle ombre». La Society è nata
intorno al 1880, assorbendo la «Ghost Society», o Associazione dello spettro,
di Cambridge, famosa per la notorietà degli studiosi che vi appartenevano.
Occorre tener presente che sono
elencati oltre diecimila posti «sicuri» con la presenza di fantasmi, in Gran
Bretagna. Il Galles è una regione legata a inquietanti leggende. C'è il Pont y gwr drwg, ponte del diavolo,
costruito da Satana sopra un oscuro stagno che sarebbe la porta dell'inferno.
Poco lontano c'è la porta del paradiso: l'isola Bardsey, piena ricòlma di
spettri. E c'è il castello di Caernarvon (dove Carlo, primogenito di Elisabetta
II, fu «incoronato» principe di Galles), quasi ogni sera popolato da squadre di
fantasmi. Non molto distante, il castello di Berkeley, dove di notte corre
pazzamente lo spettro del principe Edoardo (II) di Galles: vi fu rinchiuso dai
suoi avversari e infine accoppato da «amici» della moglie giunti a lui fingendo
di farlo scappare.
Veniamo a Edimburgo, capitale
della Scozia. Il castello domina la città. Nelle sale vagano i fantasmi di
Maria Stuarda, del suo cugino e marito Lord Henry Darnley, e di Lord fames
Hepburn Bothwell che fece ammazzare Darnley e poi sposò Maria. Sono condannati
a cercarsi in eterno: corrono di sala in sala, su e giù per scalinate, nei
cortili, consumati da amore, gelosia e odio. Ed eccoci al maniero più cupo e
misterioso: Glamis. (Vi sono nate l'attuale regina madre d'Inghilterra e la
principessa Margaret). Qui, stando alla leggenda, Macbeth ammazzò re Duncan.
Nel '500 una Lady Glamis si disse strega, e fu messa al rogo. È lei, il fantasma
che compare più di frequente nel castello. Poi vi si vede un paggio, bellino,
che cantarella seduto su una panca di pietra. Infine, un gigante (barbuto,
enorme, alto più di due metri, con spadone) che corteggia la strega già citata,
quindi scoraggiato scompare dentro un caminetto.
I medium veri e falsi
La «Society for Psychical
Research» si dimostra assai diffidente verso i medium. Infinite volte gli investigatori han fatto ricorso a
sistemi brutali, interrompendo le sedute spiritistiche, per cogliere i medium in fallo. La «Society» ha
allestito un vero museo, dov'è esposto il «bottino» raccolto durante tali
interventi: manine di gesso cosparse di fosforo usate per simulare al buio la
presenza di folletti, lenzuola, imbuti e megafoni adoperati per produrre voci
cavernose, campanacci, bianco d'uovo secco in tazzine che veniva gabellato per
ectoplasma, gufi e civette.
Nondimeno fedele al proprio
indirizzo scientifico, la «Society» non esclude però che possano esistere medium «sinceri». Perciò da decenni,
allo scopo di scoprirne qualcuno, offre 500 sterline (oltre un milione di lire)
a ogni medium disposto a eseguire
autentici esperimenti, in una sala della sede della «Society» a Londra, dove è
impossibile combinare trucchi. Nella sala, per tener qualsiasi mossa sotto
controllo, c'è un telescopio a raggi infrarossi col quale si può vedere uno
spillo a terra in un ambiente immerso nelle tenebre.
Non è soltanto la «Society» che
si occupa attivamente dei fantasmi: in Gran Bretagna esistono centinaia di
circoli «per la caccia agli spettri». Piuttosto importante è la «Churches
Fellowship for psychical and spiritual studies» (Londra), finanziata con
pubblico danaro, il cui presidente, anni or sono, fu chiamato dal sindaco di
Swindon per liberare il municipio da un fantasma che si ostinava a disturbare
le sedute conciliari. Non si sa come, ma lo spettro fu scacciato.
Per il resto, sono «circoli»
formati da amici e conoscenti; molti lo fanno per pura passione, molti sperano
di intascare i 200 mila dollari che un riccone americano fanatico di studi
metapsichici, certo James Kidd, consegnò a un notaio di New York prima di
morire, incaricandolo di darli in premio a chi riuscirà a fornire prove sicure
dell'esistenza dell'anima umana. «Per provare che l'uomo ha un'anima», assicurano
gli esperti, «occorre dimostrare che essa sopravvive al corpo e occorre quindi
portare al notaio le prove sicure di un incontro con un fantasma ». Finora
nessuno c'è riuscito.
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