Maurizio Lattarulo detto Provolino |
“La Stampa” del 30 luglio 2012 in un breve articolo da Roma siglato G. LON. dà notizia di una polemica capitolina relativa a un certo Maurizio Lattarulo, che ha ottenuto in Comune un contratto di consulenza. L’uomo disporrebbe di “tre referenze non certo encomiabili: l'affiliazione alla Banda della Magliana, la militanza nei Nar e l'usura”.
A quanto si legge nel sito di “Formiche”, ai tempi della Banda, Lattarulo era chiamato Provolino: il suo ruolo era quello di gestire i circoli scommesse e le sale giochi della città, "aperti dalla banda per riciclare il denaro sporco provento di usura e spaccio".
Il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, Pdl, in parte smentisce, in parte ammette sia pure indirettamente: «Maurizio Lattarulo - sottolinea - per il reato di banda armata legata ai Nar è stato prosciolto in fase istruttoria 20 anni fa e mai gli è stato imputato alcun reato di usura». In altri termini sono giunti a condanna solo i processi per i reati della famigerata Banda della Magliana, per gli altri crimini è stato solo indagato. Con una faccia bronzea monumentale aggiunge: «Proprio per il suo passato, ho pensato potesse rappresentare un esempio concreto di persona riabilitata alla quale dare un'occasione nuova di vita».
Lattarulo è così entrato nella cerchia di collaboratori dell'assessorato alle Politiche sociali con uno stipendio di 1.500 euro mensili e «l'incarico di occuparsi del reinserimento degli ex detenuti e dei rapporti con il garante regionale dei detenuti Angiolo Marroni», il quale peraltro non sembra contento di avere in Comune un siffatto interfaccia. La Belviso, tuttavia, ci tiene a far sapere che, nonostante il comune passato nell’estrema destra, il sindaco Alemanno «neppure conosce Lattarulo».
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