MILANO
Il Corriere dei Piccoli
compie ottant'anni. Alla fine di dicembre del 1908 usciva, al prezzo
di 10 centesimi, il numero 1 della pubblicazione, divenuta poi un
best-seller assoluto per il pubblico infantile, con circa un milione
di copie vendute negli anni Cinquanta. Per celebrare l'anniversario
il settimanale regala ai suoi piccoli lettori, ma forse
l'apprezzeranno di più i genitori, una serie di cartoncini da
ritagliare con i personaggi che hanno animato le sue pagine nel
passato: da Fortunello a Bibì e Bibò, dall'irrequieto sor Pampurio,
in epoca evidentemente immune da crisi degli alloggi, al sornione
Arcibaldo, dal magico Piercloruro de' Lambicchi al negretto Bil bol
bul, eroe al profumo di colonia.
Il Corrierino, compagno
di strada di avventure infantili e catalizzatore di sogni per intere
generazioni, specialmente quando mancava qualunque alternativa nella
carta stampata e non esisteva la concorrenza elettronica, era nato da
un' idea di Paola Lombroso, figlia del criminologo. Cesare Albertini,
allora direttore del Corriere della Sera, fu entusiasta dell'
iniziativa, che tradusse subito in pratica. Ma giudicò sconveniente
affidarla a una donna: perciò il primo direttore fu Silvio Spaventa
Filippi, che ebbe, negli anni, successori illustri come Guglielmo
Zucconi e Giovanni Mosca, grazie al quale il giornalino toccò
l'apice della sua fortuna. Grandi firme anche tra autori e
collaboratori: Elsa Morante, il giovane Gian Luigi Bonelli (padre di
Tex Willer), Ada Negri, Luigi Barzini (con le avventure di
Fiammiferino), Guido Gozzano, il peccaminoso Pitigrilli in versione
innocente, Luigi Capuana, Grazia Deledda, Giana Anguissola, Dino
Buzzati, Gianni Rodari.
Per l'ottantesimo
compleanno è pronta una cassetta, distribuita dalla Rca, con 10
brani a tempo di rock che parlano degli eroi di carta cari ai lettori
delle ultime generazioni: Stefi, Pimpa, Isidoro, Pitti Potti, Zanino
e Capi. Questi ultimi sono nati da un'idea concepita per il teatro
dalla compagnia Gli Alcuni, con un procedimento inverso a quello che
portò sulle scene l'indimenticabile creatura di Sto (Sergio Tofano)
il fortunatissimo Bonaventura (classe 1918).
C'è poi una mostra
antologica dedicata agli ottant'anni del settimanale, curata da
Oreste Del Buono e dall'architetto Gherardo Frassa. La mostra è
composta da otto strutture simili a piccoli teatrini a grandezza
naturale, uno per ogni decade di vita della pubblicazione, popolati
dai personaggi del relativo decennio, animati da congegni meccanici:
vedremo la Tordella menar botte con il fatidico mattarello,
Petronilla aggiustarsi il boà, il bellissimo Cecè pavoneggiarsi
allo specchio, l'indianino Hayawatka tirare con l'arco.
In più ci sarà una
sezione speciale alla memoria di Quadratino e altri personaggi creati
da Antonio Rubino, uno dei primi disegnatori. Verrà presentata
ufficialmente a Firenze il 21 gennaio in occasione del salone Pitti
bimbo, per poi essere aperta al pubblico nei locali di Proscuola, in
febbraio a Verona.
E Milano, patria del
Corrierino? La mostra arriverà anche qui - dice Gianfranco Lenzi, da
tre anni direttore della testata - ma non siamo riusciti a fare di
più perché l'azienda non si è mostrata particolarmente sollecita
nei confronti delle iniziative per questa celebrazione. Anzi, ha
pensato bene di suggellare l'anniversario con l'allontanamento di
Lenzi: giovedì scorso il direttore editoriale della Rizzoli,
Lamberto Sechi, gli ha comunicato che dal 7 gennaio è sollevato
dall' incarico. Verrà probabilmente sostituito da Grazia Perini,
direttrice di Snoopy.
Attualmente il Corriere
dei Piccoli vende circa 130 mila copie: una cifra lontana dal milione
di copie dei tempi d' oro, ma proporzionata all'aumento vertiginoso
della concorrenza e, sottolinea Lenzi, da interpretare anche alla
luce della crescita zero: quest'anno alle elementari, si sono
iscritti 500 mila bambini in meno rispetto al 1987.
“la Repubblica”, 28
dicembre 1988
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