La mia valigia conosce tutte le
stazioni del mondo.
La pulisco, la lucido.
È di cuoio, di cuoio
Di Patagonia.
Mi accompagna in tutti i miei viaggi.
Un giorno eravamo tutti e due,
Di fronte a una strada di Valparaiso.
La riconosco dalla sua forma, dal suo
modo
Di percorrere tutte le strade.
Tra poco avrà un anno di più.
Di troppo.
Non saprei.
Lei mi accompagna da sempre.
Porta le mie camicie,
Un vecchio ombrello rosso,
Un cappello offerto nel 1960 dal mio
zio Dario.
Porta le mie matite e i miei quaderni
di poesie.
Due o tre ricordi senza importanza: un
pettine
E un foulard, e un vecchio pigiama
Comprato un mattino piovoso al mercato
di Praga.
In “fili d'aquilone” n.44 –
ottobre-dicembre 2016 (a cura di Vivian Ciampi)
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