Sentire sotto il tetto e le solide mura
che nessun male poteva penetrare nella
casa,
nemmeno un ladro.
Sentire un timone in mani ferme;
nessun giro a vuoto.
nessuno scossone.
Pace, abbondanza
e la gioia al ritorno dai suoi viaggi,
i regali distesi sul tavolo.
E il regalo della sua presenza.
Nulla turbò la serenità
di quel rotondo sole quotidiano.
In "Fili d'aquilone", rivista on line, n.48 gennaio-aprile 2018- Trad. Stefano Tedeschi
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