17.3.18

Il nostalgico, un cliente ideale

Irene Huang Xun

Stimolare nostalgia nei clienti, ad esempio con una musica evocativa in sottofondo durante lunghi tempi di attesa, può aiutare le aziende a rendere più sopportabili eventuali disservizi e a ridurre le conseguenze sfavorevoli di esperienze di consumo negative o frustranti. È quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricerca coordinato da Irene Huang Xun della Nanyang Business School e appena pubblicato sulla Harvard Business Review.
La ricerca, che ha coinvolto un campione di 1.227 persone negli Stati Uniti e in diversi Paesi asiatici, fornisce evidenze empiriche di quanto i sentimenti positivi associati alla nostalgia di esperienze gradevoli del passato siano in grado di rendere il consumatore molto più ben disposto verso chi gli sta fornendo un prodotto o un servizio. In un caso i partecipanti all’esperimento – un gruppo di clienti sottoposti a un’attesa di 20 minuti prima di essere fatti accomodare in un ristorante – sono stati divisi in due gruppi: a uno è stata consegnata una cartellina con delle domande da un lato e dall’altro un foglio grigio con scritta la frase «Nostalgia – Memoria dei bei giorni passati insieme»; all’altro la stessa cartellina con il foglio grigio, ma senza alcuna scritta. Alla fine a entrambi i gruppi è stato chiesto di stimare il tempo di attesa fuori dal ristorante: il primo, quello sottoposto allo stimolo nostalgico, ha risposto in media 5,80 minuti, l’altro 8,33 minuti.
In un altro esperimento, a 80 studenti universitari è stato prima chiesto di ricordare un evento che suscitava loro nostalgia oppure una giornata tipo, e poi di scegliere tra due potenziali premi in denaro estratti a sorte: uno più esiguo, ma immediato, l’altro più sostanzioso ma dilazionato nel tempo. Gli studenti che avevano richiamato alla memoria un episodio nostalgico hanno mostrato maggiore propensione all’attesa, scegliendo il secondo premio. Altri esperimenti hanno testato le capacità di aspettare, ad esempio per il caricamento di siti web lenti o per la fornitura di prodotti o servizi, e le persone “nostalgiche” risultavano sempre quelle più pazienti e positive verso l’esperienza d’acquisto.

Pagina 99, 12 novembre 2016

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