Quello che mi incantò fu
il suo linguaggio che era insieme popolare, inteso da tutti, eppure
ogni motto guardingo, puro italiano, ogni parola specchio esatto di
ciò che voleva esprimere, ogni parola giusta a "sollecitare"
il cuore e la mente di chi lo ascoltava. La piazza era gremita. Il
comizio si svolse in silenzio, acuta in tutti l'emozione. Parlava il
capo dei loro nemici, di loro lucchesi, bianchi, come un predicatore,
dal pulpito, con calma, un'eco solenne... tale preciso parlare parve
anche un omaggio a quel popolo che lì, sotto il piccolo palco,
ascoltava e la lingua italiana, il dittaggio, eccome se lo conosceva
e lo coltivava, eccome se attraverso i secoli aveva conservato il bel
parlare, la lingua italiana.
Da Tre amici, Oscar Mondadori
2001
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