Il compagno Graciolini, che
ricordo giovanissimo militante e militare in divisa nella battaglia contro lo
scioglimento del Pci e che ebbi vicino ai primordi di Rifondazione, continua –
nella sua Gualdo – a impegnare forza e intelligenza nella militanza Prc. Temo
che perda tempo. Continua intanto a seguire con passione quanto accade nella
vita sociale, a partire dal suo paese; e fa bene.
La notizia che segue, con annesse
riflessioni, è ripresa da una sua nota di fb. La segnalerò anche a Libera
Umbria che nel perugino sta costruendo una campagna NOSLOT, denunciando i
rischi sociali delle slot machine e indicando i bar e i locali (pochi
purtroppo) che si rifiutano d’ospitare le macchinette d’azzardo, un Business dietro cui - a volte - non si
fa fatica a riconoscere l’ombra delle mafie. Forse anche le ticket
redemption, di cui tratta il mio amico Gracio, si prestano ad una riflessione di questo tipo. (S.L.L.)
Provate ad entrare in una sala
gioco dove una volta spopolavano i videogiochi a gettone. Gli adolescenti fanno
la fila per le ticket redemption.
Sono macchinette di vario genere, alcune assomigliano molto ai classici flipper
altre più a una roulette. Hanno nomi ammiccanti, luci, suoni e attirano frotte
di ragazzini. Il gioco è quasi banale: si paga un euro, si schiaccia un
bottone, si spara a un bersaglio, si mira ad un esca e si cerca di conquistare
un "ticket". Più si è fortunati e più si accumulano decine di
biglietti. Più biglietti si accumulano e più è prezioso il premio che si può
ritirare. Ecco spiegato il loro successo nei centri commerciali o nei bowling
dell’intera Penisola. Esattamente come le sorelle maggiori slot machine. In questo caso niente denaro, ma ad attirare i
piccoli giocatori scintillanti Ipad, ultimissimi Mp3, orologi da polso e poi,
scendendo di valore, pistole giocattolo, piastre per i capelli, collane e
braccialetti di bigiotteria. Il confine tra gioco con denaro è labile: la
differenza principale tra le slot machine e questi apparecchi sta semplicemente
nel fatto che le prime sono vietate ai minori di 18 anni, le seconde sono
invece accessibili ai più giovani perché il premio non è in denaro ma in
ticket.
da fb
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