Qualche giorno fa, per la
precisione il 26 u.s., il sito di un amico sardo, di nome Mario (http://amicomario.blogspot.it/ ) comunicava
che “S’Ozzastru”, il vecchissimo albero di olivastro di Luras, “uno dei giganti
della nostra meravigliosa Sardegna” è tuttora “testimone, vivo e vegeto, della
nostra storia”. Un anno in più si aggiunge dunque alla veneranda età dell’albero
che ad oggi si merita lo scettro del più vecchio d'Italia, se la stima fatta è
corretta: 4000 anni!
Così lo descriveva su “La Stampa”
Tiziano Fratus il 6 luglio del 2012:
“Si tratta dell'olivastro di
Luras, un ulivo selvatico (Olea oleaster o Olea europaea var. sylvestris) di
proporzioni bibliche: 14 metri di altezza, 18 metri e 60 cm di circonferenza
del tronco alla base, 11 metri e 16 cm a un metro e trenta. Dal grande ventre
legnoso partono alcune lunghe radici emerse, che sembrano spine dorsali di
brontosauro. La chioma da una parte arriva a terra, dall'altra s'è alzata come
ad aspettare l'arrivo di ogni visitatore. Luras si trova a tredici chilometri
dal centro del piccolo abitato; gli "olivastri millenari" sono ampiamente
segnalati e si trovano accanto alla chiesa di Santu Baltolu. La città prossima
è Tempio Pausania, dominata dal monte Limbara dove sorge la più estesa colonia
di sequoie dell'isola”.
Evviva. Ancora auguri!
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