Il quartiere dell'Elce (o Elce) solidale con Leonardo Cenci, in lotta contro il cancro |
Quando venni a vivere a
Perugia, mi capitava spesso di andare a trovare Alberto nella casa
che aveva acquistato in città ad ottimo prezzo, grazie all'abilità
di un mediatore meridionale. Nello stesso quartiere ci fu anche, per
poco tempo, una sede staccata del Classico, in cui andavo a far
scuola e ci rimase ancora per qualche tempo la tipografia del
partito, laddove prima era una sezione. Ed anche lì mi toccò di
andare per giornalini di sezione o per altre incombenze da attivista.
Le indicazioni stradale
segnalavano ELCE, ma io dicevo "all'elce", congetturando
che quel nome, come quello di un quartiere vicino (OLMO), ricordasse
la presenza in quei luoghi di un albero particolare, più grande
degli altri per esempio o isolato. Nessuno mi correggeva.
Solo più tardi - a poco a poco - mi resi conto che gli altri dicevano "a Elce": tutti, non solo gli inurbati recenti, ma anche i vecchi residenti. Resto persuaso che in origine si dicesse "all'elce" o "all'olmo", per indicare quei siti, verosimilmente poco o punto abitati; ma non so quando sia avvenuta la disarticolazione.
Solo più tardi - a poco a poco - mi resi conto che gli altri dicevano "a Elce": tutti, non solo gli inurbati recenti, ma anche i vecchi residenti. Resto persuaso che in origine si dicesse "all'elce" o "all'olmo", per indicare quei siti, verosimilmente poco o punto abitati; ma non so quando sia avvenuta la disarticolazione.
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