Riprendo dalla sua pagina
fb una riflessione sull'attualità politica di Carmelo Asaro, un
magistrato scrittore che gode di amplissima stima anche per la misura e la discrezione dei suoi interventi pubblici, acuti e puntuali nella denuncia, ma del tutto alieni dalle aspirazioni
protagonistiche che mettono in luce le esternazioni di taluni suoi colleghi. (S.L.L.)
Con uno sconcertante
dietro front il segretario del Pd a cui, quando non è accecato dal
gioco politico di azzardo (vedi referendum), non manca la furbizia,
parla di numero chiuso sui migranti.
"Aiutiamoli a casa
loro!" è il suo nuovo slogan, con l'aggiunta di un avverbio
usato, come una foglia di fico, a copertura della sua cattiva
coscienza: l'avverbio "davvero".
Detto da Renzi, sappiamo
quanto conti per lui la parola data, questo "davvero" suona
come una beffa.
E invece dovrebbe essere
la stella polare per chi voglia affrontare seriamente il problema.
Quale analisi ha fatto il
governo a direzione PD dei flussi migratori e delle distinte aree di
provenienza?
Qual è la posizione
dell'Italia rispetto a ciascuna di quelle problematiche?
Come si relaziona
l'Italia rispetto a quei governi e a quelle popolazioni?
E l'Europa? Cosa fa
l'Europa?
Ci sono responsabilità
nostre o di altri stati europei circa l'instabilità politica e la
precarietà economica in ciascuna di quelle popolazioni?
Ci sono cose, sempre per
ciascuna di quelle sorgenti di flusso migratorio, che, invece che
fare, l'Italia e l'Europa non debbono fare, del tipo vendita
di armi, depredazione delle risorse, appoggio a governi o gruppi
politici o militari in guerra con le rispettive popolazioni?
Renzi ci dica queste
cose, con uno studio serio e articolato delle diverse situazioni e
con proposte effettive, finanziariamente coperte ed efficaci di
aiuto, articolate per ciascuna delle aree di provenienza.
Solo a queste condizioni l'espressione "aiutarli a casa loro" può avere un senso.
Solo a queste condizioni l'espressione "aiutarli a casa loro" può avere un senso.
da fb, 8 luglio 2017
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