Vittoria Aganoor Pompilj
in Leggenda eterna ha
raccolto sotto il titolo Diario,
costruendo una struttura narrativa, sei componimenti di varia
lunghezza in endecasillabi sciolti. Possono però chiudersi o aprirsi
con un emistichio che si completa in endecasillabo con il “mezzo
verso” della poesia successiva o precedente.
Nonostante
questa scelta metrica, che lega più fortemente le sei liriche, esse
conservano una relativa autonomia.
Riprendo
qui la prima, gonfia di romanticismo. (S.L.L.)
Eccomi finalmente
sola!... ancora
un altro giorno s'è
compiuto; ancora
io per ore e per ore ho
trascinato
il mio fantasma tra la
gente; ho riso;
detto parole; carezzato i
bimbi
altrui, con gesti lenti
di persona
tranquilla; ho
passeggiato pei sentieri,
ch'egli amava, con altri,
e visto il velo
della sera cader sovra i
lontani
monti, quei monti che con
occhi accesi
di gioia, contemplò, la
mano stretta
nella mia mano. Io feci
anche presagi
sul tempo, sulle messi e
la vicina
vendemmia e la raccolta,
con sereno
accento di serena anima!
Alfine
eccomi sola! Ancora un
altro giorno.
Fino a quando, o Signore!
Da Leggenda eterna –
Intermezzo – Risveglio,
Venezia, 1900 – ora nel sito Liber liber
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