La gotta (1802) |
Da un supplemento de “il manifesto” dedicato al Risorgimento italiano, sullo sfondo della storia mondiale, riprendo il breve profilo ed una celebre stampa (The Plumb-pudding in danger: “Il budino a piombo in pericolo”) di James Gillray (1757-1815). Ho aggiunto, proprio qui sopra, un’altra sua stampa, sulla gotta di cui soffrì, malattia che me lo rende simpatetico e simpatico. (S.L.L.)
James Gillray fu uno dei più grandi disegnatori satirici del suo tempo, protagonista di un genere che costituiva uno dei più efficaci linguaggi per la formazione dell’opinione pubblica, centrale in tutte le pubblicazioni per tutto l’800. E che anche nei periodi più bui del dopo congresso di Vienna, la Restaurazione non riuscì a sopprimere.
I lavori di Gillray, di epoca napoleonica, precorrono questo ruolo del disegno satirico e ne costituiscono una delle pietre miliari. Il disegnatore inglese era un estremista conservatore, il suo bersaglio prevalente erano i rivoluzionari francesi e, poi, Napoleone.
Ma il suo anticonformismo lo portò spesso a scagliarsi anche contro i politici di casa propria, sia Wigh che Tories e non solo per la loro politica estera.
Prototipo del disegnatore satirico indipendente e implacabile, autore di oltre 1.600 tavole, morì relativamente giovane e trascorse gli ultimi anni di vita tra continui attacchi di follia.
In La conquista 1/ Restaurazioni, supplemento a “il manifesto”, febbraio 2011
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