E’ notte fuori, ed è notte pure dentro.
Una fiammella, guardate, tengo accesa
per ogni buono o cattivo ricordo,
per ogni amico che ho tradito o m’ha tradito,
per ogni ragazza che ho deluso o m’ha deluso.
Ma un vento maligno qui soffia, e la fiamma
tutt’ad un tratto scompare: il presente
è come questa stanza rabbuiata
dove c’è puzza della cera smorta,
e l’avvenire, chi sa, è questa finestra
da dove è entrato, maligno, quel vento.
da dove è entrato, maligno, quel vento.
1 commento:
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