Genova, La Sala del Minor Consiglio della Repubblica nel Palazzo Ducale |
A Genova, nel 1576, viene
emanata una nuova Costituzione della Repubblica (allora indipendente,
e fiorente). Si stabiliva, tra l'altro, che ogni sei mesi cinque
«ministri» lasciassero la loro carica, e venissero sostituiti da
altrettanti «deputati» per estrazione a sorte.
Dapprima si dovevano
sorteggiare cinque nomi su un lotto di centoventi, poi «cinque su
novanta»; prima si mettevano nel bussolotto i nomi, poi numeri (un
numero per ciascun candidato). I genovesi cominciarono a scommettere:
quale sarà la cinquina di numeri, e di relativi nomi, che salterà
fuori dai novanta cartellini imbussolati? Questo gioco d'azzardo si
chiamò all'inizio lotto genovese; poi, diffondendosi, si
chiamò lotto senz'altro; esiste ancora oggi, e nessuno (o
quasi nessuno) sa la curiosa storia delle sue lontane origini.
Da Lucio Lombardo Radice e Lina Mancini Proia Il metodo matematico, vol.I, Principato 1977
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