Hammer and Sickle,
“Martello e Falce”, così aveva intitolato il suo ritratto della
classica Falce e Martello. Per lui veniva prima il Martello e poi la
Falce, almeno nel titolo che in lingua inglese suonava meglio di
“Sickle and Hammer”. In ogni caso, invertendo l’ordine dei
fattori e dei lavoratori, il risultato non cambiava. Tutto il
comunismo novecentesco racchiuso in una imago del mondo
comunista. Andy, Drella per gli amici della Factory, aveva accolto
l’icona comunista internazionalista nel suo repertorio pop mentre
si trovava a Roma nel 1972. Quel primo esemplare diventò la matrice
di una serie di Martelli e Falci, realizzate tra il 1972 e il
1976 e poi esposte alla Galleria Leo Castelli di New York nel 1977.
In quel tempo, dentro le
urne italiane aperte piovevano valanghe di schede con croce apposta
su quel simbolone iperrealista. Una sottile linea rossa separava il
Pci dalla Dc che, di lì a poco, si sarebbe ritrovata con Aldo Moro
stretto nella morsa terrorista e riconsegnato morto alla
partitocrazia italiana. Per Warhol il martello dei carpentieri e la
falce contadina erano una Natura Morta Politica. Non trascurò di
mettere in risalto il nome della fabbrica produttrice di tali
ferramenta. Le raffigurò con una tecnica che avrebbe evitato lo
sbiadimento e la scoloritura. Intanto e invece, nella realtà della
politica attiva, quel marchio di fabbrica ruralista e operaista
cominciava a sfocare e sfumare.
Nel giro di pochi lustri
querce e ulivi avrebbero preso il suo posto. A cancellarla
definitivamente ci avrebbe pensato il capitalismo finanziario
neoliberista. Drella morì due anni prima della caduta del muro di
Berlino. La più bella e squillante delle Falci con Martello di
Drella Warhol si trova al Moma: 1976 – vernice di polimeri
sintetici e inchiostro serigrafico su tela 182,9X218,4 cm. La
primigenia della serie si trova alla GNAM di Roma. Visitare per
credere con matitona copiativa alla mano per tracciare una bella
croce sopra l’opera, dopo aver umettato con la propria saliva la
punta ben temperata. Ci fosse bisogno di una colonna sonora, si può
buttare sul piatto Songs for Drella di Lou Reed e John Cale.
Alfabeta2, 22 marzo 2013
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