Si
fa tardi. Vi vedo, veramente
eguali
a me nel vizio di passione,
con
i cappotti, le carte, le luci
delle
salive, i capelli già fragili,
con
le parole e gli ammicchi, eccitati
e
depressi, sciupati e infanti, rauchi
per
la conversazione ininterrotta,
come
scendete questa valle grigia,
come
la tramortita erba premete
dove
la via si perde ormai e la luce.
Le
voci odo lontane come i fili
del
tramontano tra le pietre e i cavi…
Ogni
parola che mi giunge è addio.
E
allento il passo e voi seguo nel cuore,
uno
qua, uno là, per la discesa.
da
Poesia e errore, 1959,
ora in Tutte le poesie,
Mondadori, 2014
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