In un vecchio numero del
“Tempo” illustrato (n.48, 1 dicembre 1951) trovo un servizio fotografico assai curioso.
Per la nazionale di calcio italiana i campionati mondiali del 1950,
svoltisi in Brasile, erano andati male. Dopo la tragedia di Superga
che nel 1949 aveva portato a morte quasi per intero il Torino
vincitore di 4 campionati, le squadre allestite praticavano un gioco
micragnoso e deludente e perciò furono eliminati nel girone a tre
iniziale, dalla Svezia.
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La WW del "metodo" |
Al tempo l'Italia
calcistica era divisa. Da una parte si collocavano i fautori del
metodo, fondato sullo schieramento a doppia W (2-3-2-3), con
cui l'Italia aveva vinto nei campionati mondiali vinti nel 1934 e nel
1938, e seguito dal commissario tecnico Vittorio Pozzo, in carica
fino al 1948. Dall'altra vi erano i sostenitori del sistema,
in cui il centromediano veniva arretrato fino a fungere da terzino
centrale, dando vita allo schieramento chiamato WM e cioè 3-2-2-3.
Quest'ultimo, praticato dal grande Torino, era ritenuto un modulo più
moderno.
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La WM del "sistema" |
Dopo
la “mediocre esibizione” contro la Svezia le polemiche si fecero
più aspre e non risparmiarono gli uomini politici. Al Senato il più
accanito e autorevole sostenitore del vecchio metodo era il comunista
Umberto Terracini, già figura di primo piano nella Resistenza
antifascista della Val d'Ossola e presidente dell'Assemblea
Costituente; fra i sistemisti spiccava un altro Umberto, il
marchigiano Tupini, già ministro con De Gasperi. La guerra dei due
Umberti si tradusse in una sfida a mostrare sul campo di persona il
carattere e i vantaggi delle due tattiche. In mancanza di un campo
adatto e di compagni che volessero seguirli i due si esibirono da
soli nel cortile di palazzo Madama, svolgendo tutti i ruoli; ma con
qualche difficoltà, essendo i due appassionati di calcio piuttosto
attempati (Tupini 62 anni, Terracini 56). Arbitro fu un senatore
questore, il socialista Antonio Priolo. Ecco alcune delle foto
pubblicate dal rotocalco che imitava l'americano “Time” e, al
tempo, era diretto da Arturo Tofanelli.
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Unberto Terracini, Antonio Priolo, Umberto Tupini |
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Umberto Terracini |
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Umberto Tupini |
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