10.11.17

1951. Nel cortile di Palazzo Madama la guerra dei due Umberti (S.L.L.)

In un vecchio numero del “Tempo” illustrato (n.48, 1 dicembre 1951) trovo un servizio fotografico assai curioso. 
Per la nazionale di calcio italiana i campionati mondiali del 1950, svoltisi in Brasile, erano andati male. Dopo la tragedia di Superga che nel 1949 aveva portato a morte quasi per intero il Torino vincitore di 4 campionati, le squadre allestite praticavano un gioco micragnoso e deludente e perciò furono eliminati nel girone a tre iniziale, dalla Svezia.
La WW del "metodo"
Al tempo l'Italia calcistica era divisa. Da una parte si collocavano i fautori del metodo, fondato sullo schieramento a doppia W (2-3-2-3), con cui l'Italia aveva vinto nei campionati mondiali vinti nel 1934 e nel 1938, e seguito dal commissario tecnico Vittorio Pozzo, in carica fino al 1948. Dall'altra vi erano i sostenitori del sistema, in cui il centromediano veniva arretrato fino a fungere da terzino centrale, dando vita allo schieramento chiamato WM e cioè 3-2-2-3. Quest'ultimo, praticato dal grande Torino, era ritenuto un modulo più moderno.

La WM del "sistema"
Dopo la “mediocre esibizione” contro la Svezia le polemiche si fecero più aspre e non risparmiarono gli uomini politici. Al Senato il più accanito e autorevole sostenitore del vecchio metodo era il comunista Umberto Terracini, già figura di primo piano nella Resistenza antifascista della Val d'Ossola e presidente dell'Assemblea Costituente; fra i sistemisti spiccava un altro Umberto, il marchigiano Tupini, già ministro con De Gasperi. La guerra dei due Umberti si tradusse in una sfida a mostrare sul campo di persona il carattere e i vantaggi delle due tattiche. In mancanza di un campo adatto e di compagni che volessero seguirli i due si esibirono da soli nel cortile di palazzo Madama, svolgendo tutti i ruoli; ma con qualche difficoltà, essendo i due appassionati di calcio piuttosto attempati (Tupini 62 anni, Terracini 56). Arbitro fu un senatore questore, il socialista Antonio Priolo. Ecco alcune delle foto pubblicate dal rotocalco che imitava l'americano “Time” e, al tempo, era diretto da Arturo Tofanelli.
Unberto Terracini, Antonio Priolo, Umberto Tupini
Umberto Terracini
Umberto Tupini

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