12.11.17

Parodie. L' "Addio ai monti" di Carlo Emilio Gadda (1928)

Carlo Emilio Gadda. Ritratto dello scrittore da giovane
Carlo Emilio Gadda in una lettera scritta all'amico Alberto Carocci scritta durante la dieta cui era stato obbligato da una malattia, all'inizio del 1928, così s'esprimeva:
"Addio monti di spaghetti sorgenti dall'acque salsose della pommarola che giungeva quasi 'n coppa e con cui m'imbrodolavo (nei momenti di oblio) il bavero della giacca e la mia poco rivoluzionaria cravatta! Addio care memorie di spigole, di vongole, di spiedini di majale, di panforte, e di altri vermiciattoli mangiati nelle più nefande e saporose bettole della suburra, facendo finta di discutere lettere e politicaglia tanto per salvare un po' le apparenze, ma in realtà con l'occhio al piatto che arriva, fumante, trionfante, eccitante, concupiscente e iridiscente di smeraldino prezzemolo. Addio! O, per lo meno, arrivederci".

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