Benito Mussolini in trincea sul Carso (1916) |
Brancati, sui vent’anni,
si sentiva «fascista sino alla radice dei capelli». Tra il 1928 e
il 1932 aveva pubblicato quattro libri «fascisti». Nell’ordine:
Fedor, Everest, Piave, L’amico del vincitore: di forma
teatrale i primi tre, e più compiutamente il terzo, dramma in
quattro atti tra i cui personaggi erano un «primo» e un «secondo
sergente» che, all’ultima battuta, si scopre essere nientemeno che
Mussolini. Per qual distrazione Brancati abbia promosso a sergente
Mussolini, mentre in tutt’Italia se ne esaltava, per così dire, la
«caporalità», non sappiamo. Il dramma, comunque, fu premiato e,
quanto pare, rappresentato.
Da
L'Omnibus di Longanesi
in Fatti diversi di storia letteraria e civile, l'Unità
/ Sellerio, 1993
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