Di
quindici mila milioni di anni
ha
avuto bisogno l'universo
perché
esistessi tu.
Lentissima
la bellezza,
attraversando
gli stati senza fine
del
tempo e la materia,
dopo
quel lontanissimo
Big
Bang dove risiede
la tua
origine conosciuta,
ti ha
un po' alla volta maturato.
I soli
e le galassie
erano
soltanto esperimenti.
Il
mondo primordiale,
in cui
si confondevano acqua e terra,
quando
ancora non c'erano gli oceani
e
l'aria era di zolfo
e
l'alba non sorgeva,
già
conteneva te,
come
il magma primigenio
contiene
il metallo.
Tutto
stava aspettandoti.
Perché
grazie alla tua bellezza
è
ancora giovane il mondo
e con
esso i miei occhi.
Dalla
rivista on line “Fili d'aquilone” n.16 - 2009 – Traduzione
dallo spagnolo S.L.L.
Nessun commento:
Posta un commento