12.7.18

Luciano Bianciardi: “Giorgio Bocca? Un grande scrittore terribilmente serio”

Luciano Bianciardi
Per quasi un anno, dal settembre 1970 fino al luglio 1971 Luciano Bianciardi curò sul “Guerin Sportivo” la rubrica di posta che aveva fino ad allora tenuto il direttore Gianni Brera e che costui avrebbe ripreso nel settembre di quell'anno. Vi si trattava soprattutto di argomenti sportivi, ma Bianciardi estendeva lo sguardo a molti temi dell'attualità, costume, politica, cultura, arti varie, sempre con quell'ironia trasgressiva che dava forma alla sua rabbia, alla sua radicale critica dell'esistente. Dal 1971 settembre Bianciardi trasformò la rubrica in una sorta di salotto letterario: le lettere (talora autentiche tal altra no) portavano firme autorevoli, di personaggi dello sport e dello spettacolo. La collaborazione proseguì fino alla morte dello scrittore, a 49 anni, nel novembre di quell'anno.
Il 28 dicembre '70 nella rubrica comparve una missiva attribuita a tal Luigi Eleni da Milano, molto polemica: “Su ‘Il giorno’ di domenica 20 dicembre il grande scrittore Giorgio Bocca le ha tirato vigorosamente le orecchie. Ha scritto, tra l’altro: a me piace poco questo Bianciardi ultima maniera che, con l’aria di scherzare su se stesso e sugli altri, falsifica le carte politiche sue e degli altri. Io sono d’accordo con Giorgio Bocca: non mi piace il suo tono bizzarro, anarcoide, qualunquista”. 
Non so se Eleni esistesse davvero o se Bianciardi lo avesse inventato per replicare al Bocca, come sono portato a credere dall'ironico “grande scrittore”. Certo è che la risposta  fu caustica. (S.L.L.)
Giorgio Bocca
Signor Eleni, io sono un estimatore di Giorgio Bocca: sia per quanto fece quando c’era puzza di bruciato, sia per i libri che ha poi scritto sull’Italia sotto il fascismo e sulla guerra partigiana. Ho visto con molto interesse la sua inchiesta televisiva sulle lotte contadine. Bocca è, come Lei dice, un grande scrittore. Ma è terribilmente serio e serioso. Non sa scherzare e non sopporta che altri scherzino. Le faccio un esempio: io lo incontro e gli dico se è disposto a offrirmi una birra, perché muoio di sete. Stia sicuro che il giorno dopo Bocca scrive sul suo giornale: ‘anche Luciano Bianciardi ci conferma che a Milano gli approvvigionamenti idrici sono insufficienti alle necessità dei milanesi’. Falsificare carte? Se ne fossi capace, falsificherei i biglietti da centomila. Oppure le obbligazioni dell’ENI.

Il fuorigioco mi sta antipatico, Stampa Alternativa, 2006

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