Leggo la prosa di un Coboldo prete
d'assalto. Ma il pensiero va lontano.
Finito da due secoli il Concilio di Costanza
un pari d'Inghilterra poeta e puttaniere
ormai in punto di morte
negò recisamente la vita eterna e poi
per fare cosa grata al suo confessore
si convertì, ordinò alla moglie
di convertirsi, lei già sconvertita
passando ad altra confessione
e avrebbe convertito senza risparmio
presenti e assenti pur di farla finita.
Ora il sole sta veramente calando.
In fondo il buon Coboldo non ha tutti i torti.
Oggi non ci si ammazza più tra plausi
e festeggiamenti.
Si sono scelti altri modi. Esistono 120
confessioni cristiane e pare che siano poche.
Postilla
Coboldo è parola di origine tedesca che indica una sorta di gnomo o di folletto protettore della casa; chi sia il "prete d'assalto" così ribattezzato, scrittore in prosa, non lo so: dopo il Concilio Vaticano Secondo e il Sessantotto i preti d'assalto erano molti e più d'uno scriveva in prosa.
Il Pari d'Inghilterra poeta e libertino è John Wilmot, conte di Rochester. La poesia, il cui manoscritto porta la data 1975, si ritrova tra gli Altri versi, nell'edizione Mondadori di Tutte le poesie.
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