Lasciami, non trattenermi
nella tua memoria
era scritto nel testamento
ed era un golfo
di beatitudine nel nulla
o un
paradiso
di luce e vita aperta
senza croce di esistenza
che sorgeva dalle carte
ammuffite nello scrigno.
E lei non ne fu offesa, le nascevano,
ne sentì prima rimorso
e poi letizia, impensate latitudini
nella profondità del desiderio,
ecco, la trascinava
una celestiale oltremisura
fuori di quella ministoria, oh grazia.
Si scioglievano
l’uno dall’altro i due
e ogni altro compresente,
si perdevano sì,
però si
ritrovavano
perduti nell’infinito della perdita -
era quello il sogno umano
della pura assolutezza
“l'Unità”, 2 marzo 2007
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