|
Odessa - La scalinata "Potëmkin" |
Alcuni luoghi hanno una
particolare carica simbolica. A Odessa è la scalinata dove nel 1925
Sergej Ejzenštein ha girato la celebre scena de La corazzata
Potëmkin. Per generazioni di cinefili, viaggiatori e
commercianti, l’immagine della città fatta costruire da Caterina
di Russia alla fine del Settecento è passata per queste scale, oggi
discretamente occupate da cacciatori di turisti e coppie in fuga
d’amore.
|
Odessa - Monumento a Richelieu |
Sulla sommità, su un piedistallo di marmo, c’è una
statua di bronzo, rivolta verso il Mar Nero. Raffigura il duca di
Richelieu, governatore di Odessa all’inizio del diciannovesimo
secolo. Nato a Parigi, di casa a Versailles, aristocratico non privo
di coraggio, a Odessa il duca di Richelieu era uno straniero. Non era
il primo, e non sarebbe stato l’ultimo.
|
Odessa, Teatro dell'Opera |
Odessa, infatti, è una
città cosmopolita, dall’atmosfera aperta e liberale. Alla sua
origine – ricorda Rossana Platone nell’introduzione ai "Racconti di Odessa" di Isaak Babel (edizioni Bur, 2012) – «c’è
un intraprendente avventuriero ispano-napoletano russificato José de
Ribas». È lui, membro di una famiglia della piccola nobiltà
spagnola, protagonista delle guerre russo-turche, a proporre «che il
porto militare e commerciale voluto da Caterina di Russia» sia
situato proprio qui, sul mar Nero, nella terra compresa tra
l’estuario del Dnepr e la foce del Dnestr, dove all’epoca sorgeva
Khadjibey, un semplice villaggio con una fortificazione turca. In un
secolo, dal 1797 al 1897, la popolazione di Odessa «passa dai 3.455
abitanti ai 404.000, divenendo una delle più popolose città
dell’impero russo».
Sono italiani, greci,
russi e ucraini, ebrei (annoverati tra gli stranieri), imprenditori,
commercianti, avventurieri. Avrebbero dato vita a un esperimento
sociale e architettonico peculiare: un pezzo di Mediterraneo nel Mar
Nero, l’alternativa “meridionale” alla San Pietroburgo del
Nord. La sua storia, dalla fondazione alla fine della seconda guerra
mondiale, la racconta con dovizia di particolari Charles King nel
libro Odessa. Splendore e tragedia di una città di sogno
(Einaudi), che dedica molte pagine proprio al grande Babel, nato a
Odessa nel 1894.
Pagina 99, 30 aprile 2016
Nessun commento:
Posta un commento