Nel primo numero de “Il nuovo Canzoniere italiano” del luglio 1962 (vedi http://salvatoreloleggio.blogspot.com/2010/05/un-manifesto-franchista-contro-i-balli.html) la sezione “le canzoni e la cronaca” è dedicata alla parodia.
I curatori, Roberto Leydi e Sergio Liberovici, raccontavano che come arma polemica aveva una lunga storia, sebbene nel mondo borghese, anche di sentimenti progressisti, al tempo in cui scrivevano non piacesse più, perché non ritenuta di buon gusto. I due contestano questa visione e, a mo’ di esempio, oltre a riprendere una parodia protonovecentesca da “L’Asino” di Podrecca e Galantara, pubblicano alcune nuove parodie, tra le quali due dell’allora giovane Umberto Eco, entrambe sul motivo di canzonette che all’epoca riscuotevano uno straordinario successo.
La prima (sul motivo dei Ventiquattromila baci di Celentano) ha come bersaglio l’atomica. La seconda contiene allusioni a colonnelli, ministri, monsignori e nobiloni che furono protagonisti di un grande scandalo di corruzione nella costruzione dell’Aeroporto di Fiumicino. La musica è quella allegra e vecchiotta di una canzone napoletana portata al successo da Maria Paris e Wilma De Angelis, Tuppe tuppe marescià, ma il testo è di straordinaria modernità: pochi di certo ricordano quale sia il nome del colonnello o il ministero di Pacciardi e che Manfredi sia un potente imprenditore dell'epoca lo si intuisce soltanto, ma si parla di alloggi ed immobili donati a ministri. Anche allora. (S.L.L.)
Ventiquattro megatoni
Con ventiquattro megatoni,
per i cattivi e per i buoni,
no, non temer per la tua vita
perché la bomba è assai pulita…
Con ventiquattromila lire
forse un rifugio farsi fare,
non ti dovrai preoccupare
perché la bomba è da lanciare…
Forse può darsi il tuo marmocchio
ti nascerà cieco da un occhio,
ma questo è rischio da affrontar,
sì, sì, perché
Con venti quattro megatoni
risolverem tante questioni,
con una bomba già si sa,
difenderem la libertà.
Al cittadino di ogni idioma
deformeremo il cromosoma
e sarà cosa entusiasmante
vedere nascere un mutante!
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Con 24 megatoni
Con 24 megatoni
Con 24 megatoni
è là felicità !!!!
*****
Tuppe tuppe colonnello
Tuppe tuppe colonnello,
compreremo un campicello:
dopo un ora sarà sorto
un magnifico aeroporto,
lo faremo a Fiumicin;
dopo Roma lì vicin.
Ci godremo una cuccagna
coi quattrini di Torlonia!
Tanto infine chi si sogna
i registri controllar!
Con fraterni abbracci e baci
diverremo tutti amici
e starem tutti vicini
con l’appoggio di Angelini,
Monsignore e Colonnel,
Monsignore e Colonnel.
Fregheremo Matricardi
con l’alloggio di Pacciardi
e gli immobili gagliardi
il Manfredi donerà!
Tuppe tuppe contribuente,
non far troppo l’innocente
se la storia ti par trista.
E’ il tuo sonno qualunquista
che ci diede l’occasion
di trattarti da frescon.
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