Marco Belpolititi su “Tuttolibri” del 16 luglio recensisce un libro di Gianfranco Marrone, un saggio che discute del concetto di Natura e critica i luoghi comuni dell’ecologismo volgare. Il libro, a leggere quanto Belpoliti ne dice, dovrebbe essere brillante e ben costruito. Riporto qui uno stralcio dell’articolo. (S.L.L.)
Gianfranco Marrone |
“Viviamo in un'epoca che manifesta un entusiasmo totale e senza obiezioni per la Natura: madre, sorella, base di ogni esistenza, orizzonte degli esseri viventi”. Comincia così il saggio che Gianfranco Marrone ha dedicato al tema della Natura dall'emblematico titolo: Addio alla Natura. Un pamphlet polemico, appuntito, e insieme documentato, che vuole sfatare un mito caro agli ecologisti di destra come di sinistra: la Natura non esiste; si tratta infatti di una nostra creazione mentale, con cui rispondiamo a bisogni necessari, dalla spontaneità all'immediatezza, dalla genuinità alla naturalezza stessa…
Marrone ironizza sull'attuale coscienza ecologica fondata su due atteggiamenti opposti e complementari: l'estetizzazione della Natura e la nostalgia del passato; entrambi convergono nell'idea che la Natura sia da difendere come valore in sé e per sostenerlo oggi utilizzano anche argomenti scientifici…
Il libro ha molti meriti tra cui quello di prendere di petto il buon senso filosofico comune, le nostre pigrizie mentali, il conformismo per cui da almeno due o tre decenni siamo diventati tutti ecologisti, senza sapere davvero cosa significa questo in termini concettuali e persino pratici. Tutti ecologisti e nessun ecologista: questa sembra la convinzione di Marrone che ha di mira la stupidità e soprattutto l'impazienza che sembra connotare la nostra società...
Il capitolo più divertente ed emblematico del libro è quello in cui seguiamo Seneca al supermarket. Qui Marrone, studioso della marca e del brand, ci mostra, attraverso il filosofo romano, tutti i partiti presi e i luoghi comuni nel nostro approccio al mondo delle merci attraverso la lettura del packaging di un sacchetto di biscotti. Il marketing ha oramai inglobato la nostra stessa idea di Natura, l'ha banalizzata e trasformata in un motore commerciale.
Il ritorno alla Natura non è dunque più possibile? Il problema semmai, ci ricorda l'autore, è duplice: politico, da un lato, poiché le scelte che ci riguardano tutti, gestite dai politici, non sono mai disgiunte dagli aspetti scientifici, e al tempo stesso questi ultimi dipendono fortemente dagli assetti politici; dall'altro, Marrone è convinto che solo una lettura semiotica, segni e linguaggio, può rivelarci la vera consistenza di quell'oggetto omnicomprensivo che noi chiamiamo Natura il cui testo, conclude, oggi è scritto in caratteri semiotici.
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