Qualche parola su mia moglie
Per la spiaggia lontana di mari ignoti
passa la luna
mia moglie
la mia amante dai capelli rossi
dietro la carrozza
si trascina vistosamente l’amore a strisce colorate delle costellazioni
si sposa con un garage di automobili
si bacia con i chioschi dei giornali
e la via lattea dello strascico, paggio ammiccante
è decorata di lustrini e orpelli.
E
a me bruciato il bilancino delle sopracciglia portava
secchi freddi dai pozzi degli occhi
eri tu che eri appesa alla sete dei laghi
e i fianchi cantavano come violini d’ambra.
Nei paesi
dove c’è la rabbia dei tetti non lancerai lo scintillio dei boschi.
Affogo nei viali avvolto dall’angoscia delle sabbie
eppure è figlia tua la mia canzone
che sta con una calza a rete
davanti al caffe!
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