2.1.12

La poesia del lunedì. Catullo.

Maschera (da Pompei), Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Bocca di culo

Che gli dei mi proteggano,non trovo
alcuna differenza ad annusare
lo bocca o il culo di codesto Emilio,
l’uno non è più lercio
né l’altra più pulita.
Ma forse il culo è meglio: non ha denti.
La bocca invece li ha sesquipedali
ed ha gengive a cassa di carretto.
Se poi l’apre si slabbra come fica
di mula quando piscia e sta in calore.
Ne fotte molte – dice - e si fa bello.
Ma non sarebbe assai meglio mandarlo
a tirare tra gli asini la mola?
La donna che da lui si fa toccare
non la dovremmo credere
capace di leccare il culo a un boia
malato d’emorroidi?

Postilla
E' l'espressionistico carme 97 del liber e anche un'anticipazione dalla mia traduzione catulliana che non riesce a raggiungere il termine. Vuol essere un piccolo dono personale ai visitatori abituali e occasionali di questo blog. (S.L.L.)

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