Gli scricchiolii notturni
e quel silenzio
irreale: foglie, voci
lontane, uno sciacquío
forse di grossi pesci nel
lago. Anche la luna
che passa ha la sua voce
lunare, di capra gialla.
Ed è il tuo turno,
stavolta, di vegliare
su me, sul mio respiro
che ogni poco svanisce
nel buio.
Ma non pensarci, se puoi,
non preoccupartene;
so troppo bene cos’è
svegliarsi di notte,
tendere invano
l’orecchio, maledire
il nulla che ti attornia,
un muro inerte.
da Pietra sangue,
Marcos y Marcos, 1999
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