Il David di Michelangelo |
La scienza ammette di avere dei geni
che militano nelle proprie file, mentre disconosce i propri profeti.
Gli atei sono del tutto inconsapevoli di agire per ispirazione
divina, ma questo non è un problema, la loro stella rifulge come un
faro nella notte.
Freud, passato alla storia come il
padre della psicanalisi, si è incaricato di traghettare parte del
popolo di Israele dalla discendenza di Davide a quella di Edipo,
compiendo un’impresa che a suo confronto l’attraversamento del
Mar Rosso è stata una passeggiata.
Davide ed Edipo si macchiano degli
stessi crimini: entrambi uccidono il marito di quella che diverrà la
loro moglie, e subentrano a re destinati a perdere rovinosamente la
loro corona. Entrambi divengono sovrani dopo essere sfuggiti ai
progetti di morte dei loro predecessori. Il destino di Davide si
compie col favore di Dio, che gli concede la stessa benevolenza che
in futuro avrebbe accordato al figliol prodigo, Edipo è perseguitato
dalla sfortuna, dalle profezie, vittima di un inanellarsi di
coincidenze tanto atroci quanto improbabili. Davide fa disastri
fidandosi della propria buona sorte, delle benedizioni e dei favori
del Cielo, Edipo fa disastri, e nel farli li subisce, cercando di
sfuggire alla cattiva sorte. Oltre alle notevoli coincidenze, entrano
in campo opposizioni, perfettamente speculari: Davide riconosce re
Saul addormentato e lo risparmia, Edipo non riconosce re Laio e lo
uccide, Davide ragazzino viene unto sulla testa, Edipo neonato viene
tenuto per i piedi.
Freud capovolge il mondo anticipando
l’evento più traumatico del secolo scorso: il popolo che, godendo
dei favori di Dio era stato salvato dalla schiavitù in terra di
Egitto e condotto nella terra promessa, è stato quasi sterminato nei
campi di concentramento. Da Davide a Edipo: dall’esodo
all’olocausto.
dal sito "Le parole e le cose", 26 marzo 2019
dal sito "Le parole e le cose", 26 marzo 2019
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