Nel comune di Siddi, provincia del Medio Campidano in Sardegna, dal 3 al 5 agosto si svolge la settima edizione di Appetitosamente.
Siddi è paese famoso per i marraconis filaus, una pasta particolare lavorata a mano: anche per questo il Comune – già da alcuni anni – insieme ad associazioni e aziende, con il patrocinio di Slow Food , organizza una grande festa del cibo sardo, cui dà un contributo l’intera popolazione residente, meno di ottocento abitanti, che, in uno dei 50 appuntamenti previsti, Aggiungi un posto a tavola, offre agli ospiti una cena tipica con is talluzzas, una sorta di maltagliati, maialetto, pecora e frutta.
Un peso in tutto questo movimento ha certamente lo storico pastificio industriale della zona, non più in attività, il Pastificio Puddu, ove - a quanto si legge - avrà sede un’accademia di capocuochi (o chef, alla francese).
Quest’anno, tuttavia, il festival ha un appuntamento strano, che per qualcuno è il vero piatto forte. Graziano Mesina, detto “Grazianeddu”, fu una sorta di leggenda nel banditismo sardo, per la sua lunga latitanza che gli diede fama di imprendibile. Il 5 agosto alle 19.30 sul sagrato della chiesa di San Michele, egli terrà una prolusione dal titolo Sapori aspri. Riflessioni sul mangiare in luoghi e situazioni “altre”. Insomma Mesina illustrerà il menù del latitante tra quelle montagne sarde dove un tempo fece il sequestratore e il latitante ed ora fa la guida turistica.
Pare che non manchino le polemiche. Sui giornali più d’uno dice che, se "Grazianeddu" attira turisti, il suo protagonismo scredita la Sardegna. Ma i più pensano che anzi nel suo riscatto c’è il segno di una possibile rinascita dell’intera isola.
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